La posta di Babbo Natale, dopo un tentativo di rivoluzione digitale andato a vuoto, torna a essere quella ordinaria, scritta con carta e penna e indirizzata al Polo Nord. Ne ha preso atto Microsoft cancellando un servizio che consentiva ai propri abbonati di contattare via chat il panciuto e barbuto dispensatore di strenne natalizie. Laccusa nei confronti di Babbo Natale è piccante: tendenze omosessuali e sospetti di pedofilia. Il Babbo Natale di Microsoft è in realtà un «Windows Live Messanger Agent», un programma in grado di conversare in chat, rispondendo in maniera automatizzata a chi lo contatta. Santa, questo il nickname, chiede letà agli interlocutori e fa loro snocciolare la lista dei doni preferiti, dispensando a tratti la sua caratteristica risata «Ho ho ho».
Ma se opportunamente stuzzicato dai suoi interlocutori, usa linguaggio scurrile e offensivo, non disdegna di dire la sua su temi delicati, dal sesso orale ai vizietti delle sue renne. Arriva addirittura ad ammettere di essere gay, con qualche nuance pedofila.Babbo Natale del web cacciato per pedofilia
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