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Baby gang di vandali sfregia al volto un anziano

Ha pagato il rimprovero con uno sfregio sul volto. Quello che un baby teppista gli ha procurato aggredendolo con una bottiglia di vetro spaccata a metà. L'uomo è finito in ospedale con la faccia squarciata, mentre i delinquenti in erba sono riusciti a farla franca, anche se la loro identificazione potrebbe essere imminente.
Sono da poco passate le 23.30 quando F.F., pensionato sessantenne, sta tornando a casa a piedi lungo via Matteotti a Garbagnate. Giunto nei pressi della sede della Croce Rossa, nota un gruppetto di ragazzi che sta cercando di divellere la targa del sodalizio appesa alla cancellata.
Per evitare che facciano danni, ma anche per non metterli nei guai, anziché chiamare i carabinieri pensa di far da sé. Si avvicina ai vandali e, pensando possa bastare, intima loro con tono sostenuto di smetterla. In occasioni normali l’intervento di un adulto in genere riesce a contenere l’esuberanza giovanile; questa volta invece non è così. I teppisti infatti reagiscono al rimprovero con pesanti insulti, che il pensionato cerca malgrado tutto di incassare senza reagire.
Poi uno di loro, probabilmente il leader del gruppo, decide di mostrare il proprio «coraggio» punendo chi ha osato interferire nelle loro bravate notturne. Raccoglie da terra una bottiglia di birra vuota, la spacca e con il collo tagliente si avventa sull'uomo, brandendo e usando il vetro come un coltello. Infatti, sostenuto dal riprovevole entusiasmo del branco, gli taglia la faccia prima di scappare insieme agli altri giovani delinquenti.
Per fortuna la vittima, seppure sanguinante, rimane cosciente e subito bussa proprio alla porta della sede della Cri per chiedere aiuto. Ai volontari in servizio si presenta un uomo con il volto trasformato in una maschera di sangue. Dopo averlo parzialmente medicato, i soccorritori lo accompagnano in ospedale per affidarlo ai medici che sono costretti a suturare con diversi punti l’ampio taglio sul volto. Nel frattempo vengono informate le forze dell’ordine, ma sul posto non c'è traccia della baby gang.

Inutile anche una successiva ampia battuta in zona
Sull’episodio va registrata la piena solidarietà al ferito espressa con un comunicato dall’associazione di volontariato. La Cri infatti, nel condannare la brutale aggressione, ha sottolineato il senso civico della vittima che ha pagato di persona per aver cercato di tutelare un bene comune.

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