da Roma
LAssociazione bancaria italiana protesta ufficialmente presso la Commissione europea per il trattamento discriminatorio sul cuneo fiscale, operato dal governo nei confronti delle banche. LAbi ha presentato alla Commissione un memorandum in cui rileva che «lesclusione del comparto bancario dalle misure finalizzate alla riduzione del costo del lavoro determina un trattamento selettivo fra le imprese, diversificando i benefici accordati». Tale decisione, aggiunge lAbi, determina un «impatto rilevante sui bilanci delle imprese bancarie», stimato intorno ai 300 milioni di euro. La protesta delle banche italiane, che fa seguito a un analogo passo delle imprese di assicurazione, complica la vita al «cuneo fiscale», fiore allocchiello della politica economica prodiana. I negoziati fra il governo e i tecnici del commissario europeo alla concorrenza Neelie Kroes si sono finora risolti in un nulla di fatto. A questo punto, al governo non resta che presentare alla Commissione il provvedimento così comè, e sperare che non cada sotto i colpi della Ue. «Notificheremo il cuneo allUe martedì prossimo - conferma il ministro del Commercio estero Emma Bonino - e lavvio delle misure previste ci sarà entro giugno». Aggiunge il direttore generale della Confindustria, Maurizio Beretta, durante una pausa dellincontro governo-parti sociali sul welfare: «Il governo ci ha assicurato che il taglio del cuneo non è in discussione».
Banche escluse dal cuneo fiscale: intervenga la Ue
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