
Per la prima volta da due anni torna a crescere il credito accordato a famiglie e imprese dal sistema bancario. Nel rapporto mensile dell'Abi si legge, infatti, che ad aprile 2025 l'ammontare dei prestiti ha registrato per la prima volta da marzo 2023 un aumento dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2024 mentre è stata nulla la variazione su marzo 2025, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti dell'1,1% mentre quelli alle famiglie erano cresciuti dell'1,1 per cento. A determinare la crescita è stata la domanda delle famiglie mentre permane particolarmente debole quella delle imprese. La domanda di finanziamento resta, dunque, ancora particolarmente debole.
Torna, intanto, a salire ad aprile il costo dei mutui: sempre secondo il rapporto diffuso ieri, il tasso medio sui nuovi finanziamenti per l'acquisto di abitazioni è cresciuto al 3,29%, in aumento di 15 punti base rispetto al 3,14% di aprile, risentendo dell'incremento del tasso Irs registrato a marzo. In calo invece il tasso
medio sui nuovi prestiti alle imprese, sceso dal 3,92% al 3,82 per cento. Il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,13%, dal 4,21% di aprile.
«C'è abbondante offerta bancaria, non solo le famiglie ma anche le imprese si sono messe ad investire», ha spiegato il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli. «Siamo nella fase finale dei provvedimenti europei per la pandemia. Siamo nell'anno giubilare con flussi maggiori di pellegrini. Abbiamo un incremento del turismo. La congiuntura può svoltare in particolare da questa estate. Anche il vecchio luogo comune che nel Mezzogiorno non si danno crediti è, per l'appunto, solo un luogo comune. La Zes sta funzionando. Se si muove il Meridione il quadro si irrobustisce. Il rapporto tra banche e imprese deve essere di totale trasparenza e correttezza fiscale», ha aggiunto Patuelli. Che sempre ieri, insieme a Gian Maria Gros-Pietro, vicepresidente vicario di Abi e presidente di Intesa Sanpaolo, e Camillo Venesio, vicepresidente Abi e ad di Banca del
Piemonte, è stato premiato in occasione dell'evento organizzato a Torino da BancaFinanza, la rivista specializzata diretta da Beppe Ghisolfi.
All'evento di Torino è intervenuto anche Luca Dal Fabbro (nella foto, a destra), presidente del gruppo Iren: «L'alleanza tra banche e imprese è già forte ma riserva ulteriori opportunità nel futuro.
Le utility, in particolare, hanno davanti sfide importanti sul fronte della distribuzione, sia elettrica sia del servizio idrico: rilanciare gli investimenti in questo settore non solo è doveroso, ma sarà utile al benessere dei cittadini, alla crescita del Paese e di tutti gli attori in campo», ha sottolineato Dal Fabbro nel suo intervento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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