Bpm resiste all'effetto tassi. Ora lavora sulla lista del cda

L'utile cresce senza i costi per l'Opa su Anima e per la difesa da Unicredit. Bper-Sondrio, via libera alla fusione

Bpm resiste all'effetto tassi. Ora lavora sulla lista del cda
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Proseguono su un sentiero positivo i conti di Banco Bpm. L'istituto guidato da Giuseppe Castagna, dopo essere scampato alle mire di Unicredit, ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di 1,66 miliardi in lieve calo rispetto all'anno scorso. Sul risultato hanno pesato gli oneri per difendersi dall'offerta pubblica di scambio dell'istituto guidato da Andrea Orcel, ma anche l'impatto dell'acquisizione di Anima (per un costo, al netto dell'effetto fiscale, di 46,8 milioni). Al netto degli oneri non ricorrenti e a perimetro costante, il risultato netto sarebbe di 1,45 miliardi e quindi in crescita di quasi il 17 per cento.

Concentrandosi invece sul solo terzo trimestre, si registra un calo del business in tutte le aree di ricavo riconducibile alla serie di tagli ai tassi d'interesse della Banca centrale europea e a un calo dell'operatività nel periodo estivo. A partire dal margine d'interesse (sceso del 3,5% sul secondo trimestre a 757,9 milioni), passando per le commissioni (in frenata dell'1,4% a 621,5 milioni), fino all'attività assicurativa.

Resta il fatto che Bpm ha già realizzato l'85% della guidance di utile netto 2025, confermata a circa 1,95 miliardi di euro. «Siamo fiduciosi nel riuscire a centrare gli obiettivi previsti a prescindere da quello che sarà la decisione del governo» sulla tassazione delle banche in Legge di Bilancio, ha detto l'ad Castagna. Si registra un passo indietro sulle possibili nozze con Credit Agricole, che ha chiesto a Bce di aumentare la sua partecipazione: «Non abbiamo mai parlato di acquistare» la rete di Credit Agricole in Italia, così come «non siamo a conoscenza di nulla in merito a una possibile fusione», ha detto Castagna. Mentre l'integrazione di Anima «sta generando un contributo superiore alle attese». Il cda ha approvato un acconto sul dividendo di circa 700 milioni, pari a 0,46 euro ad azione, che sarà corrisposto il 26 novembre.

Il board di Bpm ha deliberato inoltre di incaricare la società Spencer Stuart per selezionare i candidati per il consiglio di amministrazione, in vista della possibilità per quello uscente di presentare una propria lista nell'assemblea della prossima primavera.

Ieri, intanto, ha divulgato i conti anche Bper. L'istituto guidato da Gianni Franco Papa ha chiuso i primi nove mesi con un utile di 1,5 miliardi, consolidando la Popolare di Sondrio. A perimetro costante, tuttavia, l'utile di Bper è salito del 19,6% rispetto allo stesso periodo del 2024 a 1,3 miliardi. Sempre senza Sondrio, i proventi operativi netti sono saliti del 2,1% a 4,2 miliardi, con margine di interesse a 2,4 miliardi (-3,6%) e commissioni nette a 1,6 miliardi (+6%).

Il cda ha inoltre approvato l'incorporazione dell'istituto valtellinese, stimando costi una tantum di 400 milioni e sinergie di costo annuali per 190 milioni e di 100 milioni per quelle da ricavo. Unipol è il primo azionista con il 18,7% davanti a Fondazione di Sardegna (7%), Blackrock (4,7%) e Jp Morgan (3,3%).

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