Parigi - Il presidente francese Nicolas Sarkozy, nella visita ai poliziotti rimasti feriti negli scontri nelle banlieue dei giorni scorsi, ha assicurato oggi che terrà una linea dura con i manifestanti, dopo una notte che è trascorsa un po’ più tranquilla. Gruppi di giovani in alcune periferie alle porte di Parigi e nella città di Tolosa hanno dato alle fiamme diverse automobili e parecchi cassonetti dell’immondizia nella terza notte di violenze. Tuttavia i funzionari non hanno parlato di scontri di vasta portata tra i giovani e la polizia, che è stata schierata in forze. Poco dopo il suo ritorno in Francia dalla visita in Cina, Sarkozy si è recato nell’ospedale alla periferia nord di Parigi in cui è ricoverato in gravi condizioni un poliziotto ferito dopo gli scontri di domenica scorsa.
Sarkozy, che già due anni fa, quando era ministro degli Interni, adottò la linea dura contro i rivoltosi, ha assicurato che consegnerà alla giustizia i manifestanti che hanno sparato alla polizia. "Coloro che hanno sparato alla polizia finiranno il Corte d’Assise", ha detto Sarkozy ai giornalisti. Sparare alla polizia "si chiama tentato omicidio", ha aggiunto. "Troveremo i colpevoli, ci metteremo tutto l’impegno necessario... si tratta di qualcosa che non possiamo accettare non importa quanto drammatiche possano essere le morti di questi due ragazzi", ha aggiunto.
Le violenze di questi giorni hanno riportato alla memoria gli scontri del 2005, i peggiori in Francia negli ultimi 40 anni, quando migliaia di auto furono incendiate dopo che due ragazzini morirono folgorati in una
cabina dell’elettricità mentre forse fuggivano dalla polizia. La nuova ondata di violenze è scoppiata domenica scorsa, quando due ragazzini sono morti in un incidente stradale dopo uno scontro con un’auto della polizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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