Barbara e Maurizio pace fatta Podio fallito, restano i veleni

Tony Damascelli

nostro inviato a Torino

Oro ai russi Navka-Kostomarov, argento al flamenco degli americani Belbin-Agosto, bronzo per gli ucraini Grushina-Goncharov. I balli sono finiti per Fusar Poli-Margaglio, sesti, dopo l’ultima rappresentazione, scene tra Mario Merola e i Roses. Sguardi feroci e di sfida, prima; lacrime e baci rabbiosi, dopo. Vestiti da circensi bulgari, lui in velluto da poltroncina di teatro, color vinaccio, lei con qualche lustrino dorato ma sempre con il vinaccio di scorta, anche sulle labbra, sulle unghie smaltate. Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio hanno regalato l’ultimo ballo a Torino, ballo libero secondo il programma. Hanno ballato con la ruggine dentro, non addosso, respirando le scorie di quella maledetta domenica che non smetterà mai di inseguirli. Hanno danzato bene e meglio che potessero, scaldando il popolo del Palavela, anche quello straniero, russi, canadesi, armeni hanno applaudito assieme ai tifosi nostrani che sventolavano il tricolore.

Hanno ballato assieme davvero, stretti, fortissimamente uniti, avvitati, dopo essersi quasi ignorati, evitati durante la fase di riscaldamento, distanti anche nel momento di un abbraccio, provato ma finto. Hanno ricamato disegni difficili, hanno concluso i loro gesti con (...)

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