Perugia - "Ho un incarico, il più grande che mi è stato affidato nella mia vita di spettacolo e politico: leggere il 'Manifesto per l'Italià ". Con queste parole Luca Barbareschi ha letto alla platea della Convention di Fli a Bastia Umbra il manifesto di Fli. "Oggi abbiamo una grande responsabilità: dimostrare che dietro emozioni c'é qualcosa di concreto. Dobbiamo difendere la Repubblica", aggiunge Barbareschi che poi cita il poeta statunitense Walt Whitman, autore di 'Foglie di erba'. Barbareschi legge quindi il "Manifesto per l'Itali", la sala ascolta in silenzio e si lascia andare ad un fragoroso applauso quando vengono citati "Falcone e Borsellino", così come quando si chiede "fisco equo con sanzioni per l'abusivismo e l'evasione fiscale".
Il manifesto futurista "Noi amiamo l'Italia, la nostra Patria e la vogliamo orgogliosa e consapevole, unita nelle sue differenze, civile e generosa, tollerante ed accogliente; una Nazione di cittadini liberi, che credono nell'etica della responsabilità ".
Inizia così il "Manifesto per l'Italia" di Fli.
"Noi vogliamo un'Italia in cui i cittadini che fanno il loro dovere godano di diritti certi, garantiti da uno Stato più efficiente e meno invadente, senza burocrazia e clientele - si legge ancora - Un'Italia protagonista e competitiva nel mondo, aperta al mercato e alla concorrenza. Un'Italia intransigente contro la corruzione e contro tutte le mafie, che promuova la legalità, l'etica pubblica e il senso civico". "Un'Italia del merito, senza privilegi, caste e rendite di posizione, dove tutti abbiano uguali opportunità e vengano premiati i più capaci - continua - Un'Italia solidale, attenta ai più deboli e agli anziani, fondata sulla sussidiarietà, che valorizzi l'associazionismo e il volontariato".
"Un'Italia rispettosa della dignità di ogni persona, cosciente della funzione educativa e sociale della famiglia, garante dei diritti civili di ognuno", continua il manifesto. "Un'Italia che difenda e valorizzi l'ambiente, il paesaggio, le bellezze naturali, il suo straordinario patrimonio culturale e storico. Un'Italia che rimetta in moto lo sviluppo economico puntando sulle imprese, sui giovani e sulle donne, sull'economia verde, sullo sviluppo della rete, un'Italia che produca più ricchezza e garantisca una maggiore qualità della vita".
Vogliamo - si legge ancora - "un'Italia che investa nella cultura, nella formazione e nella ricerca, nella scuola e nell'università: un'Italia che promuova l'innovazione, le infrastrutture immateriali e dove arte, cinema, musica e teatro siano motore della crescita".
"Un'Italia - conclude - severa con chi vìola le leggi, attenta alla sicurezza dei cittadini; un'Italia con un fisco equo, che sanzioni l'abusivismo e l'evasione fiscale, che combatta parassiti e furbi e premi la dignità del lavoro. Un'Italia in cui la politica non sia solo scontro e propaganda, ma si ispiri a valori e programmi per garantire l'interesse nazionale e il bene comune. Un'Italia che abbia un futuro di libertà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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