La Bardot rimpianta da Riva e l’eden ritrovato della Pieroni

Nella quarta giornata delle sfilate romane anche il libanese Ward che esorcizza la guerra con un inno al lusso in oro

Non sempre ad AltaRoma sfila l’alta moda, ma con Lorenzo Riva si è visto un esempio da ricordare. Volumi, costruzione, taglio dei vestiti dell’ultima collezione sono ad arte. Niente cade, si arriccia, si piega o si drappeggia a caso, nei modelli che evocano in passerella lo stile e la fresca femminilità di star del passato come Marisa Allasio o Brigitte Bardot. Bello il color caffè che si accosta al giallo intenso e all’arancio nei tailleur dalle gonne gonfie sotto i giacchini strizzati e disegna eleganti righe verticali e diagonali sul bianco o sul giallo dei lunghi abiti da sera monospalla. Fiori luminosi come girasoli svolazzano sulle organze leggerissime, mentre nulla disturba la purezza del bianco da sposa, la cui preziosità è tutta nell’architettura.
Nella quarta giornata delle sfilate romane la palma dell’originalità va a Patrizia Pieroni, che per il marchio L’Arsenale inventa modelli morbidi e minimalisti, sbuffanti o severi in tessuti naturali che inviano un messaggio sociale: minacciata da inquinamento, Ogm e artificiali mutazioni climatiche la terra anela a un eden ritrovato. Le giacche gualcite, le camicie striminzite o oversize, le tuniche e i top sinuosi nascono da materiali sperimentali come cotoni «masticati», lini pennellati d’argento e il bellissimo tulle con pizzo di spago. Le amene musiche di una volta vengono a tratti coperte dal frastuono di martelli pneumatici e motori, ma alla fine trionfa una «Primavera» botticelliana, con gonna-mongolfiera fiorata.
L’ospite straniero è il libanese Tony Ward, che esorcizza la guerra e la distruzione che nel suo Paese ha colpito anche l’atelier in pieno centro di Beirut, con un inno al lusso dai bagliori di oro e argento. I modelli da sera scintillano di pietre, strass e cristalli in una completa carrellata di tutte le lavorazioni più ricercate. Applauditissima dalle signore in prima fila di molte ambasciate dei Paesi arabi, la sposa tutta plissé, dall’abito al bordo del velo di tulle.
Nelle collezioni primavera-estate non possono mancare i costumi da bagno e AltaRoma presenta la prima edizione di Beachcouture, con quattro marchi famosi: Blumarine, Fisico, Just Cavalli e La Perla. Una sfilata che rievoca il glamour della Dolce Vita con venti giovanissime modelle trasformate in star. La ballerina Rossella Brescia apre per la collezione Blumarine dedicata alla margherita: caftani di spugna bordati di tessuto fiorato, applicazioni di macropaillettes, lavorazioni a uncinetto e anelli anni Settanta. Fisico s’ispira alla stessa epoca, anche nei disegni a cerchi concentrici e bikini di jeans con cinta di foulard. Marrone e bronzo per copricostumi eleganti come abiti da sera, anche laminati e con macropaillettes. Monokini e shorts attraversati da un’unica bretella caratterizzano Just Cavalli, che presenta giacchini goffrati, golfini laminati, maculati o a righe, pantaloni tre-quarti come tute sportive. Trionfa l’oro anche nelle maxiborse stampate a coccodrillo o serpente.

Omaggio a Verushka da La Perla, che chiude costumi e abitini da mare con fibbie di turchesi e coralli. Beige caramello, azzurro, rosa, marrone e bianco-nero per motivi geometrici o fantasie fiorate. Sfila anche la soubrette Laura Barriales, ma il finale è della bionda e aggressiva Natasha Stefanenko.

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