Basket, finali scudetto gara 4

Le lame rotanti di Shaun Stonerook, vero Cyrano poeta e combattente di Siena, danno al Montepaschi la quasi garanzia del pentatitolo, il quinto scudetto consecutivo perché ora la serie va sul tre a uno per i detentori. Cantù cade bene, da grande, perde 69-65, ma la sua rimonta da meno 16 all'inizio del terzo quarto resterà comunque negli occhi di chi aveva rivisto la vera Montepaschi e non si aspettava di vederla presa per il collo con le armi della lucida follia.
Siena torna scorpione appena sente che vogliono bruciarle la tana e il suo velociraptor Bo McCalebb (22) avvicina il quinto scudetto consecutivo dei campioni in carica che domani a casa loro potrebbero uscire di nuovo in trionfo. Vince il Montepaschi ma si complica la vita quando da +16 all'inizio del terzo quarto va in crisi per la solita sbornia da onnipotenza cominciando da Lavrinovic. Il terzo quarto perso 18-6 è il segno di un malessere in una squadra che ha vissuto sempre nel grande benessere. Succede se s'incrina il muro difensivo e anche se qualcosa dentro di loro sta cambiando e la tensione supera l'armonia interna e non placa le voci di clamorosi divorzi tecnici. Zizis ordina le truppe, Kaukenas le esalta segnando 14 punti nella prima parte, quella dove la Bennet vive sulle intuizioni di Marko Scekic (12) che da solo, però, non può tenere in piedi la baracca.
Pianella al fuoco di brace anche se piove acqua dalle tribune, con l'allegria di sapere che il posto in Europa, senza qualificazione, è assicurato dopo le vittorie del CSKA e del Fenerbahce nei campioni russo e turco. Anche Milano sembra poter sperare in una carta jolly per entrare subito.
Siena sceglie i muscoli di Rakovic e la testa di Zizis, lasciando fuori l'algido Hairston, anche se in quintetto manda subito Lavrinovic e Carraretto. Cantù è smaniosa, vive sul sogno di gara tre, ma questa volta trova sempre un ostacolo per colpire da fuori. Nel primo quarto va sotto di 6 e recupera a fine tempo con Scekic: 17-19. È il secondo quarto quello degli scorpioni senesi. La difesa mette lucchetti in ogni angolo e Kaukenas sfoga la rabbia di due giorni fa. Ancora Scekic trova i varchi nel gioco a due, ma forza due tiri da lontano e Siena corre senza più voltarsi indietro scatenando Bo Bolt Mc Calebb che arriva a 10 punti, che chiude le ultime due giocate per il più 14 dell'intervallo: 28-42.


Sembra tutto scritto e invece Cantù ha sette vite come i gatti che hanno sempre fame e per arrivare in porto Pianigiani ha bisogno del suo capitano e di Bo il velocista. Paura, gioia, ma anche un momento per riflettere.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica