Tentato golpe, Bolsonaro condannato a 27 anni. E la sinistra esulta

Donald Trump difende l'ex presidente brasiliano: "Con me hanno cercato di fare la stessa cosa". Il segretario di Stato Rubio: "L'America risponderà a questa caccia alle streghe"

Tentato golpe, Bolsonaro condannato a 27 anni. E la sinistra esulta
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27 anni e tre mesi. Questa la sentenza emessa dalla prima sezione della Corte Suprema brasiliana nei confronti di Jair Bolsonaro. L'ex presidente del Brasile è stato condannato per tentato colpo di Stato e altri quattro capi di imputazione connessi. L'entità della pena è stata proposta dal giudice relatore del caso, Alexandre de Moraes. Durante la votazione prevista per la determinazione della pena il giudice della Corte Suprema ha dichiarato che "la gravità e l'intensità della colpevolezza, dei motivi, delle circostanze e delle conseguenze del reato sono ampiamente sfavorevoli all'imputato". De Moraes ha aggiunto che Bolsonaro "ha strumentalizzato l'apparato statale e mobilitato agenti e risorse pubbliche con l'intento di diffondere false narrazioni per provocare instabilità sociale e perpetuarsi al potere".

Oltre a de Moraes, anche i giudici Cármen Lúcia, Flávio Dino e il presidente del collegio, Cristiano Zanin, hanno ritenuto Bolsonaro colpevole di tutte le accuse. Poco prima il giudice Luiz Fux aveva invece chiesto nel corso di un intervento lungo oltre 13 ore l'assoluzione dell'ex presidente - "non c'è colpo di Stato senza che il governo eletto venga effettivamente rovesciato", ha detto Fux - e l'annullamento del processo sostenendo che la Corte Suprema non fosse il foro competente per il caso in questione.

Bolsonaro, che ha negato le accuse e non si è presentato in tribunale seguendo il processo dagli arresti domiciliari, è stato giudicato colpevole assieme a sette altri imputati. Su di loro pendevano le accuse per associazione a delinquere armata, tentata abolizione violenta dello Stato di diritto democratico, colpo di Stato, danneggiamento aggravato contro il patrimonio pubblico e deterioramento di beni culturali protetti. Gli avvocati del leader della destra brasiliana hanno cercato di stabilire l'assenza di legami tra l'ex presidente e il complotto per sovvertire l'esito delle elezioni del 2022, vinte dal suo rivale e attuale capo di Stato, Luiz Inácio Lula da Silva, culminato l'8 gennaio 2023 con l'assalto al Parlamento a Brasilia da parte della folla di sostenitori di Bolsonaro.

Mentre in Brasile la sinistra esulta, l'ex leader del Paese sudamericano si prepara a presentare appello e i suoi sodali politici preparano la strada per un'amnistia da far passare al Congresso. La sentenza arrivata nella notte italiana è stata subito commentata da Donald Trump, il più stretto alleato internazionale di Bolsonaro, il quale ha dichiarato ai giornalisti che la condanna è "molto sorprendente". "È quello che hanno tentato di fare con me, ma non ci sono riusciti", ha aggiunto il presidente Usa prima di lasciare la Casa Bianca per New York.

La posizione del tycoon è stata ribadita dal segretario di Stato Usa Marco Rubio che ha definito "ingiusta" la decisione della Corte Suprema. Il capo della diplomazia americana ha dichiarato che "continuano le persecuzioni politiche da parte di chi viola i diritti umani come Alexandre de Moraes, mentre lui e altri membri della Corte suprema del Brasile hanno ingiustamente deciso di incarcerare l'ex presidente.

Gli Stati Uniti risponderanno a questa caccia alle streghe". Nelle scorse settimane, tra le varie iniziative messe in campo per fare pressione sul caso dell'"amico Jair", l'amministrazione repubblicana ha imposto dazi del 50% alle importazioni dal Brasile.

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