Liam e il suo primo canestro nel nome di papà "Koeman"

Il piccolo a segno col basket Rho, squadra del padre che morì in campo 12 giorni prima della sua nascita

Liam e il suo primo canestro nel nome di papà "Koeman"
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«È stato difficile entrare in quella palestra, ma in un certo senso mi è parsa la chiusura di un cerchio». Sono parole che costano, quelle che Claudia Gabellone pronuncia per raccontare il primo canestro messo a segno da suo figlio Liam, 5 anni, lo scorso weekend nella palestra di Molinello, a Rho.

La gioia è per il bambino, alla sua prima partita amichevole, ma il ricordo non può che per essere per Alessio, suo marito. Che in quella palestra giocò la sua ultima partita. Giocava con il 6, Alessio Allegri, che nelle minors del basket lombardo era una sorta di leggenda, con i suoi standard tra 30 e 40 punti a gara. Lui che aveva iniziato a giocare a calcio e che grazie a un vecchio allenatore, Angelo Castiglioni, aveva ereditato quel soprannome che si sarebbe sempre portato addosso: Koeman, come il biondo olandese del Psv e Barcellona. Forte in campo, gentile in un mix di esuberanza e timidezza fuori. Koeman il 15 dicembre '19 sta giocando quando si sente male, davanti agli occhi del padre Fabrizio. Claudia, insolitamente assente, a casa gli sta preparando una sorpresa: il figlio che sta per nascere non lo chiamerà Jacopo come vorrebbe, ma Liam. Proprio come spera il papà.

Alessio però non lo saprà mai: muore a 37 anni, 12 giorni prima che Claudia dia alla luce il loro piccolo. «Liam non ha mai visto il papà, ma ha sentito tante cose di lui e lo conosce attraverso i tanti racconti», spiega Claudia. «Domenica eravamo lì, a Molinello di Rho, e Liam ha segnato il suo primo punto nella sua prima partita. Con la stessa tecnica di Ale: arresto e tiro da lontano. Sì, ho chiuso un po' il cerchio, ma entrare in quella palestra mi ha aperto un mondo». Di ricordi. E di pensieri che lei solo conosce sino in fondo. Ma è nel nome del marito che da subito, insieme ai genitori e al fratello di lui, ha creato l'associazione Alessio Koeman Allegri che in pochi anni ha donato una ventina di defibrillatori: alle scuole di Garbagnate, a famiglie con bambini con patologie cardiache in provincia di Pavia, a Saronno e Caronno Pertusella.

Grazie anche a tornei di basket 3 contro 3 che annualmente ricordano Koeman, istruttore di minibasket per l'Oratorio San Luigi di Garbagnate Milanese e insegnante di educazione fisica nelle scuole elementari della stessa città e nella Pisacane e Poerio di Milano.

«Sentiamo la sua presenza in tante cose, anche in queste», conclude Claudia, sempre con il sorriso. «Me lo diceva sempre, Alessio, di sorridere. Come se dovessi ricordarmelo, come se dovesse restarmi impresso. È un suo insegnamento che mi porto avanti e che è anche di Liam. Un bambino gioioso. Nonostante tutto».

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