Basta auto blu, Penati fa salire la giunta in bici

Gianandrea Zagato

L’autista di Filippo Penati è un po’ preoccupato. A Vinicio hanno raccontato che il presidente della Provincia non vuole più farsi scorrazzare su e giù per Milano a bordo della Lancia Thesis 3.2, con tanto di lampeggiante. No, lettori, non c’è alcuna delibera o determina dell’amministrazione provinciale che impegna qualche centinaia di migliaia di euro (iva inclusa) per l’acquisto di una nuova e più potente auto presidenziale. Il problema è che l’inquilino di Palazzo Isimbardi si è scoperto ambientalista e, quindi, all’auto blu preferisce la bicicletta.
Sì, una bici da strada con in bella vista il loghino di via Vivaio: modello con la geometria del telaio tradizionale ma in carbonio e con un sellino comfort molleggiato. E, attenzione, anche gli assessori dell’amministrazione Penati hanno ricevuto il suggerimento di utilizzare biciclette per i loro spostamenti. E anche i loro collaboratori sono stati adeguatamente informati. Notizie tradotte in cento biciclette che Palazzo Isimbardi ha comprato e messo a disposizione, insieme all’impegno di finanziare sedici chilometri di piste ciclabili e alla realizzazione di una «velostazione» per la custodia, il noleggio e le riparazioni delle biciclette.
Nessun stupore, quindi, se tra qualche giorno lungo corso Monforte o Vittorio Emanuele vedremo Penati seguito a ruota dal suo portavoce Franco Maggi, dal capo di gabinetto Giordano Vimercati e dalla segretaria Claudia. Tutti in fila indiana, rigorosamente nell’ordine pubblicato: visione che, garantiscono dalla Provincia, sarà da ordinaria amministrazione. Un modo, sostengono, anche per risparmiare tempo e denaro. E l’autista Vinicio? Be’, dorma sonni tranquilli: difficile immaginare Penati farsi una quarantina di chilometri pedalando da via Vivaio sino alla fiera di Rho-Pero anche se invita le amministrazioni comunali, tramite l’assessore all’Ambiente Pietro Mezzi, a modificare gli strumenti di pianificazione urbana per sviluppare l’uso delle due ruote.
Più probabile, chiosano da Forza Italia, vederlo pedalare attorno all’una da via Vivaio al civico 7 di via Senato, per trascorre una piacevole pausa al Baretto.

Un modo, aggiungono, per disintossicarsi dai problemi che l’angosciano, dal rimpasto d’ottobre in giunta al cambio della segreteria Ds. Ma anche un modo, osservano le fans del presidente, per rientrare in quelle giacche di Armani che, dopo l’estate, gli stanno un po’ strette.

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