William Clotworthy, nome poco noto al grande pubblico italiano, ma personaggio che dice già assai di più alla platea americana, è l'uomo che ha passato al vaglio e, spesso censurato, i comici più popolari degli Stati Uniti tagliandone e modificando i dialoghi delle scenette che essi interpretavano e che la tv stava per mandare in onda. Parliamo del piccolo schermo insomma e, nella fattispecie, del «Saturday night live» programma televisivo che rappresenta un appuntamento importante e sentito al di là dell'oceano. Clotworthy, dopo una vita - professionale s'intende - trascorsa a visionare e tagliare eccessi e volgarità dal video, ha trasferito la sua esperienza in un volume pubblicato in America, ora tradotto e proposto al pubblico italiano col titolo di «Censurato!» (Sagoma editore, pp. 302, euro 18). Si tratta di una lettura interessante che non va ridotta a quello che potrebbe sembrare: una serie di aneddoti e curiosità di ciò che sotto i riflettori non è mai approdato. O addirittura tutto ciò che ha fatto scandalo perché proposto nonostante veti e dinieghi delle autorità.
«Censurato!» restituisce un aspetto dell'America che nessun libro di viaggi e nessun testo geografico o sociale saprebbero mai raccontare. Tanto meno una qualsiasi inchiesta giornalistica. Dalle proibizioni che evitano la rappresentazione di scenette o gag capaci di infastidire il pubblico oppure la scelta di un tipo di linguaggio a scapito di un altro e lo stesso dosaggio di parole, certo sopra le righe ma tipiche della satira più beffarda e irridente, costituiscono un vero termometro del modo di vivere e pensare a stelle e strisce. Il volume, di lettura agile e piacevole, non si propone certo come una collezione di curiosità ma dà peso e sostanza alla vera faccia dell'America che è quella costituita dalle moltissime famiglie e dalle altrettanto numerose associazioni che racchiudono i più disparati raggruppamenti di persone che si riconoscono in un ideale, sia esso religioso o altro.
A quanto emerge dalla testimonianza di Clotworthy, ognuna di queste categorie ha punti di grande suscettibilità e non fa mistero né esitazione a protestare ogni qualvolta i confini del proprio senso del pudore viene oltrepassato. Non sono quindi pagine di gossip e chiacchiericcio, ma è a suo modo un sistema per offrire un ritratto dell'America.
Il bavaglio della tv leggera in America
William Clotworthy, censore del «Saturday night live» racconta la sua vita professionale passata ad epurare gag e scenette leggere nei tratti in cui rischiavano di offendere la morale e la suscettibilità dei telespettatori
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