da Milano
Giovanni Bazoli e Alberto Folonari entreranno nel consiglio di sorveglianza di Ubi Banca, listituto nato dalla fusione tra Banca Lombarda e Bpu. A stabilirlo è stato lo stesso consiglio riunito ieri che proporrà le nomine alla prossima assemblea in calendario il 5 maggio. Bazoli e Folonari sostituiranno Pierfrancesco Rampinelli Rota e Franco Polotti, votati nellultima assemblea ma dimissionari subito dopo la prima riunione del consiglio.
Lavvicendamento dà la misura delle complicazioni legate allapplicazione delle norme sulla incompatibilità negli incarichi societari stabilita dalla bozza di regolamento Consob in applicazione della legge sul risparmio. Lautorità di mercato ha presentato un progetto che, equiparando lincarico di sindaco a quello di componente del consiglio di sorveglianza, stabilisce vincoli stringenti (non più di 5 incarichi) e una quasi totale non sovrapponibilità con incarichi di amministratore (assoluta in caso di amministratore esecutivo). Polotti (imprenditore) e Rota Carpinelli (avvocato) per evitare rischi di intralcio alle proprie attività professionali hanno preferito lasciare.
I rischi di incompatibilità, almeno dal punto di vista teorico, ci sarebbero anche per Bazoli (tra laltro presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo e confermato ieri come candidato al cda di Alleanza). Sulla sua posizione incide tra laltro anche il recente accordo tra lAutorità antitrust e Ubi banca, sancito dal provvedimento che dava il via libera alla fusione. Ubi banca, questo limpegno assunto, non entrerà in un eventuale patto di sindacato di banca Intesa (di cui possiede poco più dell1%). Non solo: sia la Carlo Tassara di Romain Zalesky sia la Mittel di Bazoli non potranno essere rappresentati negli organi sociali di Ubi se dovessero partecipare a qualche patto relativo a Intesa Sanpaolo. Zalesky è entrato nel consiglio di Ubi in prima battuta, ora è la volta di Bazoli. Una decisione, la sua, che sembra dimostrare come la chiusura di un eventuale patto parasociale relativo alla banca milanese (al di là di quello che potrebbe legare le fondazioni) non sia di stretta attualità.
Quanto al progetto di regolamento sulle incompatibilità diffuso da Consob per la consueta consultazione con gli operatori di settore laccoglienza di associazioni come Abi e Assonime è stata peggio che fredda. Assonime, per esempio, ha giudicato improponibile la bozza con le severe disposizioni.
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