Angela Merkel frena sulla nomina di Mario Draghi a presidente della Banca centrale europea. Nessun dubbio, da parte della cancelliera, sulle capacità del governatore della Banca dItalia. Tuttavia, spiega il settimanale Der Spiegel, la Merkel «avrebbe difficoltà a spiegare ai tedeschi la scelta di un rappresentante di un Paese molto indebitato alla guida della Bce», e dunque custode principale delleuro. E proprio la stima nei confronti del banchiere centrale italiano, scrive ancora il settimanale, spingerebbe la Merkel a candidarlo alla guida del Fondo monetario internazionale al posto del francese Dominique Strauss-Kahn.
Lora della decisione su chi guiderà la Bce a partire dal prossimo autunno - quando si conclude il mandato di Jean-Claude Trichet - è ormai alle porte: la si attende per il summit di giugno dei capi di Stato e di governo dellUe. Draghi ha già incassato ufficialmente il sostegno del presidente francese Nicolas Sarkozy. Ma si sa che anche il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble è favorevole alla nomina del nostro governatore. Lo ha confermato proprio ieri il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde. «Schauble - ha detto la Lagarde - ritiene che Draghi abbia tutte le qualità necessarie per essere un buon presidente della Bce. Speriamo che Berlino si pronunci prima del vertice europeo di giugno».
«Non commentiamo le dichiarazioni del ministro Lagarde - ha detto il portavoce del Finanzminister -; il governo tedesco si pronuncerà a suo tempo, ma da questo non si può dedurre che ci sono riserve su Draghi. Al momento ci sono altri candidati». É proprio la dichiarazione delle Finanze a confermare che il governo di Berlino si trova in difficiltà sulla questione Bce: da una parte, a causa delle divergenze tra la Merkel e Schauble; dallaltra, per il fatto che in realtà non vi sono altri candidati credibili alla guida della Bce. Luomo forte della Merkel, il governatore della Bundesbank, Axel Weber, si è infatti tirato indietro per motivi personali.
Il «coniglio nel cappello» della cancelliera è quindi la candidatura di Draghi al vertice del Fondo monetario internazionale. É convinzione comune che lattuale managing director Dominique Strauss-Kahn, lasci lincarico in anticipo per candidarsi allEliseo. Draghi ha lavorato diversi anni come direttore esecutivo alla Banca mondiale, lorganizzazione internazionale «sorella» del Fmi. Ma bisognerebbe capire se il governatore ddella banca dItalia sia interessato o meno a un posto, sia pure di grande prestigio, a Washington.
Tutti gli interventi più recenti di Draghi sono stati impostati alla stabilità del sistema finanziario e soprattutto alla massima attenzione per la dinamica dei prezzi nellEurozona. La posizione della Bce sullinflazione resta infatti molto vigile.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.