La beatificazione può attendere

La beatificazione può attendere

(...) Premessa numero due. Ho amato il calcio di Gasperini e con tristezza mi sono sentito di «rimproverare» a Preziosi solo il ritardo con cui ha deciso di sostituirlo.
Premessa numero tre. Nel calcio non esiste mai la controprova, quindi non sapremo mai cosa avrebbe fatto un allenatore diverso al posto di Gasperini prima e di Ballardini poi.
Valgono solo le sensazioni, le impressioni, al limite alcuni numeri assoluti. E quanto alle prime, ormai ho imparato a fidarmi di quelle del presidente Preziosi, che quando ha preferito assecondare gli umori della piazza, ha sempre finito per sbagliare. Lo fece non cacciando per tempo Serse Cosmi perché temeva la reazione di chi veniva «allenato» dall’Uomo del Fiume. Lo rifece quando preferì la separazione in casa con Gasperini piuttosto che un rischio di contestazione alla prima sconfitta. Quando invece ascoltò la sua, di pancia, riprese di corsa Vavassori per riacciuffare la promozione in B. E liquidò Gasperini dopo un Palermo-Genoa imbarazzante con Ranocchia sulla fascia e Dainelli centravanti. Questo solo per limitarsi alla questione allenatori. Perché quanto al mercato, quando davvero ha ragionato solo con le sue idee e i suoi istinti, Preziosi ha sbagliato davvero pochino.
Sui numeri assoluti, mi affido alla classifica. Dopo Palermo-Genoa il Grifone era dodicesimo. Dopo Genoa-Palermo il Grifone è dodicesimo. Aveva 8 gol fatti e 11 subiti (-3) in 10 gare. Oggi ha 28 gol fatti e 32 subiti (-4) dopo 29 gare. C’erano 3 punti in più sulla terzultima, ora che le partite giocate sono triplicate è triplicato anche il distacco. La squadra ha vinto match esaltanti e ha subito goleade clamorose.
I meriti a Ballardini vanno riconosciuti, ma è giusto non disconoscere neppure i suoi limiti. Il fatto che sia una «persona perbene» non mi sembra un merito se si giudica il tecnico. Mi sa tanto di quell’«è una ragazza simpatica» rifilato alla bruttina del terzo banco per non urtare la sua sensibilità, spiegando tuttavia che quelle carine erano fatte in un altro modo. Francamente mi fa piacere che il mister del Genoa ami leggere i quotidiani, non lo giudico negativamente perché non legge il Giornale ma non riesco a esaltarmi perché compra il Fatto Quotidiano. Il fatto che sia gentile, garbato, posato, è importante. Ma non mi farebbe schifo vincere lo scudetto se ciò mi costasse un anno con Mourinho o Capello in panchina. E appunto, ricordando che la classifica del Genoa è sostanzialmente sempre la stessa non posso fare a meno di notare che il Genoa non è più lo stesso delle prime dieci di campionato. A centrocampo Kucka non c’era. E Konko parlava ancora spagnolo mentre il titolare del Grifo era Zuculini. In attacco Floro Flores, Paloschi e persino Boselli non possono essere messi a confronto di rendimento con Toni, Palladino e Sculli.

L’organico attuale ha poco da invidiare a molte squadre che erano e sono restate davanti. Insomma, bravo Ballardini. Ma per la beatificazione (la stessagià riservata a Cosmi e Gasperini) può attendere.
Presidente Preziosi, non sono all’altezza di poterle dare consigli. Ma credo di non essere l’unico.

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