Bed and breakfast, resort, agriturismi: in 90 su 141 non facevano lo scontrino

Su 141 esercizi controllati, 90 non emettevano lo scontrino che tradotto in percentuale, vuol dire il 63 per cento. Non solo, sono stati pizzicati due evasori totali completamente sconosciuti al fisco. I dati emergono dagli interventi ispettivi effettuati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova, tra il 28 aprile ed il 1° maggio, su strutture ricettive, centri benessere, attività di agriturismo, resort con strutture situate, spesso, in zone isolate e distanti dai centri abitati, bed and breakfast.
Nel corso delle ispezioni, i finanzieri hanno verificato anche la “posizione” dei lavoratori, trovati in attività all’interno delle aziende. Nel complesso sono state impiegate 30 pattuglie, per un totale di 60 militari.
Sono stati scoperti, inoltre, con riguardo a 7 datori di lavoro, 17 lavoratori “in nero”; tra questi, quindici cittadini italiani e 2 stranieri.
Tra le irregolarità rilevate dai finanzieri, è da segnalare, in un agriturismo, l’artificiosa compilazione dei bollettari, “a madre e figlia”, delle ricevute fiscali; in particolare, l’esercente indicava l’importo effettivamente incassato dal cliente sull’esemplare di pertinenza di quest’ultimo, mentre riportava una cifra dimezzata sulla copia trattenuta in azienda, propedeutica alla registrazione dei corrispettivi in contabilità ed alle dichiarazioni da presentare al “fisco”.
In un altro locale, invece, nel quale le consumazioni di bevande al banco avvenivano con la presentazione di una “drink card”, è stata constatata la sistematica “dimenticanza” nell’emissione degli scontrini fiscali.
Sono state inoltrate, alla Direzione Provinciale del Lavoro di Genova, tre proposte di “sospensione” dell’attività imprenditoriale, riguardante aziende che impiegavano personale “in nero”, in misura superiore al 20% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro e risultanti dai registri ufficiali.
Gli “evasori totali” sono gestori di altrettanti “bed and breakfast” abusivi: sul loro conto saranno eseguiti i necessari approfondimenti, finalizzati a ricostruirne il volume d’affari e dei redditi prodotto.


In parallelo alle attività descritte, sono stati effettuati diversi controlli sul commercio ambulante abusivo, che hanno portato a sequestrare, in totale, 824 prodotti con marchio d’impresa falsificato, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 5 responsabili, tra cui 3 cittadini extracomunitari, nonché all’ulteriore sequestro amministrativo di oltre 45.000 prodotti, costituiti da articoli di bigiotteria e cosmetici, privi dei requisiti di sicurezza richiesti dalla legge

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