La bella vita di Laura Morante (senza dirlo troppo in giro)

Andare a vivere ai Parioli e vergognarsene. Accade a Laura Morante, attrice brava e bella, nonché «musa» di Moretti e artista molto impegnata a sinistra. Ha confessato: «In effetti sia io che mia figlia quando dobbiamo spiegare dove abitiamo facciamo un giro di parole. Una traversa di, vicino a... Che poi oggi non significa niente, ma da piccola cercavo di non metterci piede». Splendido caso di conformismo intellettuale. Siccome i Parioli è tradizionalmente il quartiere dei ricchi, cioè popolato di notai, commercialisti e professionisti vari, meglio non confondersi. La gauchiste Morante, sentendosi più parigina che romana, probabilmente non ricorda che proprio nell’esecrato quartiere l’onorevole Melandri fece il pieno di voti qualche anno fa, rovesciando così il luogo comune.
L’attrice di Bianca non è sola nel ripudio. Però almeno il regista Matteo Garrone, anch’egli beniamino della critica, ha compiuto un percorso opposto: abbandonando il suo lussuoso appartamento pariolino per sistemarsi in un altrettanto esclusivo appartamento che dà su piazza Vittorio, ovvero la Roma un tempo impiegatizia, poi multietnica, oggi conquistata dai cinesi.

Curioso questo riflesso schizzinoso che conferma, rovesciandone il senso, la regola perbenista secondo la quale il posto dove si abita riflette esattamente lo status e la qualità della persona. Pensavo valesse, appunto, per i borghesi danarosi e destri, pure un po’ gretti. Invece no: si va ai Parioli, perché effettivamente vi si vive bene, ma non si dice. Per non apparire pariolini.

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