Cronache

Beni Difesa in vendita

La grande vendita del ministero della Difesa di caserme, forti, poligoni, ex aree militari ai privati prevista dalla Finanziaria 2005 e avviata da un decreto pubblicato sulla gazzetta ufficiale di lunedì scorso riguarda anche venticinque beni immobili liguri. Sulla questione, l'assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica della Regione Liguria Carlo Ruggeri sollecita un incontro con il governo. A Genova l'elenco comprende l'ex magazzini foraggi, la caserma Gavoglio, l'ex forte Castellaccio e l'ex osservatorio di Oregina. Alla Spezia e dintorni saranno messi in vendita una base logistica, l'area dove sorge lo stadio Picco, il complesso ex Mardichi, l'ex forte Pianelloni, il complesso immobiliare per la fusione di tritolo Valdilocchi di Pagliari, la fortificazione-poligono, l'ex casa cantoniera, l'ex forte Pezzino Alto di Portovenere, il complesso immobiliare e le fortificazioni e i terreni annessi dell' Isola Palmaria, la base logistica di Valdilocchi, la batteria Monte Bastia a Vezzano Ligure.
Nel Savonese la vendita riguarda la Caserma Turinetto, il magazzino demaniale e il poligono di Albenga, l'ex base Nato Scatter di Calice Ligure, il forte centrale di Calizzano Magliolo e il forte Bruciato di Pontinvrea Stella.
Ad acquistare i beni che il ministero della Difesa trasferirà all' agenzia del demanio per essere venduti, dovranno essere i privati, come stabilito dalla Finanziaria 2005.
E proprio su questo punto è intervenuto Ruggeri: «In questo modo la cessione di beni dello Stato non più utili alla Difesa si traduce in un impoverimento della comunità locali, anzichè diventare un incremento di risorse per le pubbliche amministrazioni», ha affermato.
«Il programma di dismissioni comprese dal decreto ministeriale - ha proseguito Ruggeri - prevede l' alienazione di beni per molti dei quali esiste da tempo un forte interesse pubblico, già reso noto dagli enti locali che per alcuni avevano richiesto l'acquisto ai sensi dell' articolo 80 della Finanziaria 2004. Il programma di dismissioni prevede ora che gli acquirenti possano essere solo privati, un assurdo».


Secondo l' assessore alla pianificazione territoriale «occorrerà un confronto con il governo».

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