In vetro, metallo, legno laccato, quadrato o rotondo, diviso in scomparti, moduli impilabili o a forma di valigetta come i porta-merenda dei bambini.
Lultima tendenza per il pranzo si chiama «Bento», per dirla alla giapponese - «pranzo fuori casa» - o allamericana, lunch-box: il contenitore in cui conservare pietanze, preparate la sera, da portare il giorno dopo al lavoro. Una soluzione trendy per spuntini rapidi, curati, economici e, perfino, un modo per mandare messaggi damore. La tradizione nipponica vuole, infatti, che il «bento» sia preparato dal partner, sfruttando, nella presentazione, decorazioni romantiche per coccole tutte da mangiare. Risparmio e salutismo strizzano locchio alla moda: il bento è diventato una mania da collezionisti che vanno a caccia di modelli diversi nei negozi o su internet, scambiando informazioni e consigli su forum e blog. I box classici sono laccati, neri con decori in oro, o marroni con bordo rosso. Piacciono pure quelli con Hello Kitty, Winnie the Pooh o manga noti. Nel porta-pranzo si può conservare ciò che si vuole, purché si possa mangiare freddo. A Roma, complice la proverbiale pigrizia e, forse, limminenza, sia per lui che per lei, della prova costume, il bento di tendenza è light.
Insalata riccia in salsa di alici o rucola, pomodori, noci e pachino sono le ricette della Sora Lella (via Ponte Quattro Capi 16; 066861601). Tipiche romane le puntarelle che si abbinano, però, a gazpacho andaluso e tofu al Margutta (via Margutta 118; 0632650577), dove si possono gustare insalate di finocchi e arance con olive e erbe profumate o di lattuga, songino, rucola, pachino, mais, avocado e mele. Pachino e rughetta si sposano a scaglie di Vecchio Piave al Ditirambo (piazza della Cancelleria 75; 066871626). Linsalata diventa capricciosa con mozzarella di bufala di Mondragone oppure fantasia con rughetta, frutta secca, parmigiano e mais da Armando al Pantheon (Salita Dei Crescenzi 31; 0668803034). Non può mancare la caprese da Napoletanos (viale Regina Margherita 72; 068844684). Il Bacaro «gioca» con i formaggi, abbinando taleggio, germogli di soia, indivia o spinaci, Asiago, bresaola e pompelmo (via degli Spagnoli 27; 066872554). Si chiama «mille isole» linsalata di cappuccina, rucola, radicchio e pomodorini da Zi Gaetana (via Cola di Rienzo 263; 063212342): in menù insalata con tonno e sesamo tostato e caprese di bufala al basilico. Mediterranea con ciliegine, olive e tonno o «speciale» con radicchio, lattuga, rucola, champignons, pachino, prosciutto cotto, mais e grana dal Barone Rosso (via Libetta 13; 0657288961). Sono quasi cinquanta le proposte dellInsalata Ricca (piazza Pasquino 72; 0668307881), dalla greca alla contadina, passando per la parmense - noci, parmigiano e prosciutto di Parma - e la «dolce» con miele, bresaola, emmenthal e noci. Linsalata è di pesce allAmbasciata dAbruzzo (via Tacchini 26; 068078256), di pollo da Vanni (via Col di Lana 10; 0632649001). Tradizione argentina da Baires: banana, noci, cactus, sedano, panna acida (via Cavour 315; 0669202164).
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