Tommaso Paradiso, il suo nuovo disco sembra quasi una risposta ai tempi che corrono.
"Di certo è un disco molto più aperto alla gioia di vivere. Quasi per reazione".
Si intitola Casa Paradiso.
"Nella casa per me non c'è solo la famiglia, ci sono tutte le persone che amo".
La sua casa ideale?
"Beh ormai il mio hobby è cercare e vedere case. Idealmente la mia casa ideale è un luogo di luci soffuse, con un cane, padelle vecchie, divani comodi, un focolare d'amore".
In effetti i dieci brani di Casa Paradiso, preceduti in radio dai singoli Lasciamene un po' e Forse, sono il nuovo indirizzo di un cantautore 42enne che ha uno stile riconoscibile e resta a se stante sulla sconfinata mappa del pop urban pieno di cliché. "La sfida di chi ha già pubblicato 8 dischi e ne vuole fare altri è comunque quella di non dare agli ascoltatori sempre la stessa cosa, ma conservare la stessa identità. In sostanza, dice, "se vado a vedere un film di Tarantino o di Scorsese, voglio vedere un film di Tarantino o di Scorsese, non un film di Zemeckis". E c'è molto di cinematografico in brani come Spettacolo e in canzoni lievi come Goditela o Comunque splendido luccicano pure riflessi da commedia all'italiana, una delle sue grandi passioni. Romano verace e soffice anche nei modi, Tommaso Paradiso si è fatto conoscere con i Thegiornalisti ma è cresciuto da solista con gli alti e i bassi compositivi di ogni cantautore diventando però il testimonial di una scrittura musicale fedele alla tradizione ma mai farcita di nostalgia da copiaincolla. Ci sono, è evidente, tracce di Venditti o di Dalla, c'è un fiero anniottantismo pop ma, specialmente in questo Casa Paradiso, spicca più del solito la voglia di far entrare l'ascoltatore nelle stanze della sua vita e nel modo di affrontarla. Con un sorriso. E sul monopattino che, ebbene sì, "è diventata una passione, ho scoperto la sua bellezza, lo uso sempre".
Sarà in monopattino anche quando Carlo Conti annuncerà il cast di Sanremo?
"No, so già che domenica a quell'ora sarò in treno".
Lei è in cima alla lista dei favoriti.
"Prima o poi per statistica ci dovrò andare, chissà se sarà quest'anno o il prossimo o quello dopo".
Qualche anno fa disse che non ci sarebbe mai andato.
"Ho detto che nel Festival della canzone dovrebbe prevalere la canzone e non tutti abbiamo voci supersoniche. Però sono un grande fan del Festival, che è il red carpet della musica italiana. Una volta c'erano due appuntamenti fissi ogni anno, il Festival e il tormentone. Adesso solo il Festival, che è la nostra notte degli Oscar. Durante quella settimana, casa mia diventa una tendopoli piena di amici e io faccio da mangiare tutte le sere".
Cosa pensa di Carlo Conti?
"Beh basta vedere il Festival dell'anno scorso per capire che ha un gusto orientato ai cantautori".
Ecco perché tutti la candidano a essere in gara.
"Però la mia vera sfida oggi è fare i miei tour e riempire il più possibile i palazzetti (prima data 15 aprile a Gorizia, poi Roma, Milano, Torino eccetera per due settimane - ndr)".
Niente stadi?
"È nata questa moda degli stadi, ma lì adesso vedo bene Vasco, Ultimo, Cremonini...".
C'è anche la moda di annunciare sempre i sold out.
"Ma sta cambiando un po' in meglio".
Lei è appena diventato papà.
"Ma nel disco non ci sono canzoni su questo perché le avevo già scritte tutte. Però è probabile che le scriverò".
Ha scritto per tanti artisti, mai per Ornella Vanoni.
"Ho avuto la sfortuna di conoscerla pochissimo, ho scritto una introduzione al film su di lei, Senza fine di Elisa Fuksas".
Tommaso Paradiso non è un cantautore "impegnato" politicamente.
"Forse negli anni Settanta era più facile esserlo. Io rispetto il principio di pertinenza, parlo di ciò che conosco meglio".
Ieri era la giornata contro la violenza sulle donne.
"Ho la sensazione che i ragazzi spesso non abbiano più il senso che fare violenza a una donna sia sbagliato".
Paradiso, le mancano i Thegiornalisti?
"No".
Siete stati tra gli alfieri del cosiddetto "indie" italiano.
"È stato usato questo termine sostanzialmente per indicare una nuova generazione di cantautori come me, Brunori Sas, Dente, Gazzelle".
In Casa Paradiso qual è l'elisir di serenità?
"Diciamo che guardare film come Totò, Peppino e la malafemmina per me è come prendere un Aulin per stare meglio".