da Roma
LItalia rischia di rimanere a secco di benzina nella prima settimana di giugno: i benzinai hanno proclamato 3 giorni di sciopero con i distributori chiusi dal 6 all8 giugno prossimo.
Alla base del nuovo sciopero - dopo lanaloga iniziativa già messa in campo nei mesi scorsi - cè ancora una volta la protesta dei gestori contro il ddl Bersani. Ed in particolare contro una serie di norme contenute nel pacchetto liberalizzazioni allesame del Parlamento che, secondo i benzinai, spianerebbe la strada alla grande distribuzione mettendo in crisi lintera categoria.
Lo sciopero - spiegano Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl e Figisc-Confcommercio, le tre sigle dei benzinai - «è lunica risposta possibile allatteggiamento irresponsabile di un Governo che si prepara a trasformare in legge un provvedimento che cancella una intera categoria di lavoratori, sfascia una rete distributiva strategica per il Paese, inganna i cittadini ed i consumatori mistificando sulle reali ragioni e futuri effetti della sua iniziativa».
Già la settimana scorsa, dopo lultimo incontro con il ministero per lo Sviluppo Economico, i gestori avevano parlato di «chiusura» da parte del Governo, preannunciando lo sciopero le cui date sono arrivate ieri al termine di una riunione unitaria della categoria.