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A Berlino è caccia al sostituto di Wulff

Schnell, bisogna agire in fretta e trovare il successore di Christian Wulff, il Capo di Stato tedesco uscito di scena con disonore. Da Berlino le prime speculazioni

A Berlino è caccia al sostituto di Wulff

Schnell, bisogna agire in fretta e trovare il successore di Christian Wulff, il Capo di Stato tedesco uscito di scena con disonore. Da Berlino, infatti, arrivano le prime speculazioni:ecco tutti gli uomini della Cancelliera, in prima fila per essere nominati, ognuno per la sua parte, sabato mattina, quando dal cilindro di Frau Merkel (CDU) uscirà il designato. In pole position appare il solito Ministro delle Finanze Schäuble,il “falco” che con la sua dura posizione nei confronti della Grecia, sale e scende nell’opinione pubblica tedesca. Segue di un’incollatura il superfavorito Thomas de Maizière, ministro per le Partecipazioni statati già a capo della Cancelleria ai tempi della Grosse Koalition (2004-2009), poi Ministro degli Interni e politico di spicco a tutt’oggi. E’ l’unico a non avere macchie nel suo passato (per ora). Perché, per esempio, Joachim Gauck, il teologo e parroco evangelista vicino ai Verdi e a capo dell’inchiesta sulla Stasi, a Germania unificata, ricorda troppo la Repubblica Democratica Tedesca, quella DDR con troppi scheletri nell’armadio. La Cancelliera Merkel lo apprezza (anche perché le ricorda suo padre, pastore e parroco severo), però ai piani alti si detesta la sua fama di moralista vecchio stile. In corsa troviamo pure Klaus Toepfer, navigato politico di area CDU, già caro all’ex-Cancelliere Helmut Kohl e direttore del Programma per l’Ambiente all’ONU. A settantatrè anni, Toepfer viene guardato con attenzione, ma su di lui pesa un antico baratto: avrebbe sostenuto la Merkel, se lei avesse sostenuto la sua candidatura. Solo che “Angie” non gliel’aveva chiesto. La quota rosa è – almeno formalmente – assicurata dal nome di Ursula van der Layen, il Ministro del Lavoro dal profilo grigio, alla pari con Norbert Lauert, ambizioso tuttofare, rispettato dall’asse CDU-CSU ed abile oratore. Il totonomine, insomma, è già partito e di ora in ora sta assumendo i toni d’un reality alla teutonica: si fa sul serio, zero leggerezza.

E per ogni nominato, c’è già chi scava nel relativo armadio, in cerca di rivelazioni più o meno piccanti.

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