Ci sarà la squadra degli eletti in Lombardia. I ministri in primis, Mariastella Gelmini, Michela Vittoria Brambilla, Ignazio La Russa, Paolo Romani, Gianfranco Rotondi. Parlamentari e senatori che portano la bandiera del partito a Roma e Bruxelles. Consiglieri e assessori regionali, coordinatori della Giovane Italia. E ovviamente il sindaco Letizia Moratti e il governatore Roberto Formigoni (assente giustificato il presidente della Provincia Guido Podestà). Centodieci «colonnelli» del Pdl si riuniscono a tavola con il premier Silvio Berlusconi per serrare i ranghi e dare la scossa alla campagna elettorale. Che punta al massimo risultato a Palazzo Marino con il Moratti bis al primo turno, ma coinvolge 232 comuni della Lombardia e le due Province di Mantova e Pavia. In gioco tre milioni di voti. E se lo scontro frontale è con il centrosinistra, altrettanto e (forse) più acceso è quello con gli alleati della Lega. Il pranzo con Berlusconi (alle 13 al Circolo dell’Unione del commercio) è stato organizzato dal neo-coordinatore regionale Mario Mantovani e dalla vice Viviana Beccalossi anche per lanciare ufficialmente il tavolo di governo lombardo creato una settimana fa, tracciare le linee guida della campagna e le strategie per arginare l’avanzata leghista, confermare l’unità del partito intorno al premier. Per superare i gossip e la frattura con i finiani. «Vi assicuro che andremo avanti fino al termine naturale della legislatura con una maggioranza sicura e finalmente coesa» ha affermato Berlusconi nel messaggio inviato ieri al secondo congresso del movimento «Io amo l’Italia» di Magdi Allam, che alle comunali correrà al fianco della Moratti. Una maggioranza che «ci consentirà di completare il programma di riforme approvato dagli italiani, a cominciare dal federalismo fiscale e dalla riforma costituzionale della giustizia perchè l’Italia abbia finalmente una giustizia giusta ed efficiente, compresa una nuova legge sulle intercettazioni che una volta per tutte ponga fine alle continue violazioni della privacy, anche di chi non è affatto indagato: una barbarie che deve finire». Tutti insieme prosegue «dovremo sconfiggere anche il relativismo etico che ispira i nostri avversari, in particolare quella sinistra che non difende la sacralità della vita, inneggia alle coppie di fatto e cerca di imporre la cultura della morte e dell’eutanasia».
Il leader del Pdl sarà prima a Palazzo Reale per presentare con al ministro Brambilla il primo «Punto Pdl» che aprirà «al servizio dei cittadini» in via Torino. Un servizio gratuito di assistenza e informazioni a famiglie, lavoratori, giovani, donne e pensionati. Alle 12.30 invece presenterà le proposte di rilancio dell’economia nell’incontro con le associazioni imprenditoriali riunite tutta la mattina nella sede di Confcommercio in corso Venezia.
E si sta per chiudere il risiko di liste civiche e alleanze per il sindaco Moratti, che ha aperto da qualche settimana con i coordinatori locali del Pdl il rito degli incontri del lunedì in vista della campagna nella sua casa a pochi passi da corso Vittorio Emanuele.
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