Berlusconi ringrazia la squadra azzurra. E Fi punta su un "tris"

Dai sei eletti incassate 32mila preferenze. Cattaneo: "Giunta? Al tavolo determinati"

Berlusconi ringrazia la squadra azzurra. E Fi punta su un "tris"

Tutti insieme hanno portato a casa oltre 32mila preferenze (32.061 per la precisione), gli elettori oltre a votare per il partito hanno scritto i loro nomi sulla scheda. Sono i sei eletti di Forza Italia, il presidente Silvio Berlusconi ha voluto incontrarli e ringraziarli personalmente ieri nella sua resdenza a Villa San Martino. «Il buongoverno del centrodestra ha fatto della Lombardia una delle regioni più avanzate d'Europa, un modello apprezzato e studiato nel mondo - ha scritto più tardi su Instagram -. Abbiamo parlato della Lombardia e di futuro con i nuovi consiglieri regionali di Forza Italia». Con loro, la coordinatrice regionale e capogruppo di Fi in Senato Licia Ronzulli e il capogruppo alla Camera Alessandro Cattaneo. Il partito ha incassato alle Regionali il 7,23% dei voti. Record di preferenze per Simona Tironi, ex vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche sociali: ne ha raccolte 8.671 nella provincia di Brescia e viene data in pole per un posto in giunta. Ne ha incassate 7.902 a Milano il capogruppo uscente Gianluca Comazzi, che è anche ex capogruppo e consigliere comunale a Milano, ne ha prese 5.284 a Bergamo. Jonathan Lobati, per due volte sindaco di Lenna e consigliere provinciale ma anche presidente della Comunità Montana Valle Brembana. Eletto a Monza e Brianza Fabrizio Figini (5.172), classe 1977, per più mandati assessore a Varedo (attualmente vicesindaco), ex consigliere provinciale e capo della segreteria politica del vicepresidente Fabrizio Sala in Regione nell'ultimo mandato. Eletto a Pavia (con 3.228 preferenze) il veterano di Fi Ruggero Invernizzi, chirurgo vascolare, già in consiglio regionale dal 2016, e Sergio Gaddi (1.804) a Como, dove è stato assessore alla Cultura dal 2002 al 2012. «Una riunione operativa per pianificare le prime azioni da compiere in questo nuovo mandato. Continuiamo a costruire la Lombardia del futuro, con il buongoverno di Forza Italia e del centrodestra» scrive sui social Licia Ronzulli. «Siamo una squadra competente con idee e progetti per fare grande la Lombardia e l'Italia» commenta Cattaneo.

Berlusconi ha espresso alla squadra azzurra grande soddisfazione per la vittoria e anche per i risultati di Fi. Pur sapendo che era una partita complicata, ha sottolineato che ancora una volta il partito si è dimostrato determinante per la maggioranza e punto di riferimento degli elettori liberali e centristi. Non ha citato Letizia Moratti e il flop come candidata del Terzo Polo. Ci hanno pensato gli altri. Cattaneo si limita a sottolineare che «in Lombardia più che altrove è dimostrato che chi tradisce è destinato a fallire. C'è chi ci prova, ma gli elettori diffidano delle imitazioni e continuano a votare Fi». Renzi e Calenda si rassegnino. Berlusconi si è detto disponibile a supportare i consiglieri sulle questioni importanti: dal sostegno alle imprese e ai giovani alla sblocco delle opere.

Dai prossimi giorni si aprirà la partita sugli assessorati con Lega e FdI. «Non andremo al tavolo con il manuale Cencelli - premette Cattaneo - ma con la determinazione di vedere riconosciuto il nostro spazio di dignità politica che ancora una volta abbiamo ribadito. Ma non ho dubbi che troveremo la quadra in tempi rapidi». Su 16 poltrone, secondo lo schema di partenza che circola tra i partiti, 7 (compresa la vicepresidenza) dovrebbero andare a FdI, 5 alla Lega, uno a Noi Moderati, Fi punta al tris e se dovesse scendere a due chiederà compensazioni (in ballo ci sono anche 4 posti per i sottosegretari e la vicepresidenza dell'aula, visto che FdI dovrebbe puntare alla guida).

In pole position come si diceva c'è Simona Tironi, per lei un posto in giunta dovrebbe essere garantito.

Tra i papabili, Figini e Comazzi (che riporterebbe in aula l'ex assessore al Welfare Giulio Gallera, primo dei non eletti a Milano nonostante un pacchetto di 5.670 preferenze) ma anche Pavia e Bergamo «scalpitano» per una rappresentanza.

Chiara Campo

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