Sanremo 2012

Berté a rischio, duetti mosci Ivanka da urlo e niente rap

Dizionarietto a portata di telecomando: cose utili da sapere prima dell'inizio della kermesse. Ad esempio, che le altre tv non faranno concorrenza

Berté a rischio, duetti mosci  Ivanka da urlo e niente rap

AUTARCHIA Per la prima volta da chissà quando, non c'è la Madonna o il Travolta di turno. Sanremo è una dop, denominazione di origine protetta. Come ai Grammy o ai Brit Awards, gli stranieri vengono. Ma baciano la pantofola, prendono due soldi e tanti saluti. Buon segno, no?

BERTÈ Ieri alle prove filava tutto liscio: lei un bon bon, neanche un ghiribizzo. Se va avanti così, si rimette in moto. Se fa le bizze, grippa di nuovo. Perciò il vero thriller di Sanremo è nascosto nel sorriso da Gioconda che mostrava ieri sera. Urge lieto fine. Altrimenti è la solita storia.

CAMPIONESSA NON SOLO IN VASCA Bella, sexy, spigliata, simpatica: peccato che Federica Pellegrini, causa preparazione delle Olimpiadi di Londra, non sia la vera madrina del Festival. Ci si deve accontentare di una sola sera: giovedì.

CASSE PIENE Ancor prima della presenza del Molleggiato, la Sipra aveva già venduto tutti gli spot per il Festival. Per una cifra che si aggira sui 20 milioni di euro, in barba alla crisi. Le tariffe sono pure aumentate: uno spot di 30 secondi costa tra i 200 e i 300 mila euro, una telepromozione oscilla tra i 600mila euro e il milione. Alle fine i conti tornano...

CHIRURGIA ESTETICA Rughe a volontà. Zero lifting, anzi: vai di borse sotto gli occhi. A guardare la foto di gruppo di questo Festival, cantanti presentatori e ospiti, sembra di leggere il testo della "giovane" Erica Mou: "Voglio diventare vecchia con i ricordi tutti intatti e le rughe tatuate". In fondo, la crisi taglia più del bisturi.

CONCORRENZA IN PANCHINA Alza bandiera bianca Mediaset: si fermano tutte le produzioni importanti, da Zelig a Italia's Got Talent per non "sprecarle" mandandole a vuoto contro il Festival. In programma una sfilza di film. Anche La7 rinvia Le invasioni barbariche e The Show Must Go Off. Pure Santoro se ne va in vacanza... Che paura questo Festival.

COPPIE SCOPPIATE L'anno scorso Elisabetta vantava il fidanzato più glamour del pianeta: Clooney. E Belen il più trash d'Italia: Corona. Quest'anno le due showgirl ritornano in coppia sul palco dell'Ariston per una sola sera. Solo un fidanzato ha resistito: Fabrizio sarà impresentabile, ma è innamorato. Quanto vale invece la Canalis senza il valore aggiunto George?

DUETTI Vabbé che c'è austerity però il telespettatore medio di Raiuno non sa neanche chi sia Professor Green. E forse neanche Sergio Dalma. E Noa è ovunque, anche al Premio Cichinisio. Per fortuna Brian May, Macy Gray, Al Jarreau e Patti Smith salvano tutto, baracca, burattini e burattinai.

GEPPY I maligni hanno subito sentenziato: perché portare a Sanremo una comica dal 3% di share (quello che fa il suo programma su La7)? Per giunta nella sera della finale? Beh, in confronto a quegli smandrappati dei Soliti idioti, lei parrà una grazia divina.

IENE IN LIBERTÀ I "Celentani" della scorsa edizione furono Luca e Paolo: toccò a loro dire e fare cose "di sinistra". Se la presero ovviamente con Berlusconi e citarono Gramsci. Stasera si ripresentano per passare il testimone al loro mentore, che parte svantaggiato: attaccare Monti non ha lo stesso appeal.

MODELLA O MARIONETTA Intanto porta la terza di reggiseno. Dunque il pubblico maschile è accontentato. Ad assicurarlo è la maison Sarli che ha dovuto adattare le misure a Ivanka Mrazova, la donna del Festival, rispetto agli abiti da modella anoressica. Già l'hanno bollata come bella e scema. Meglio se sceglie la parte fino in fondo piuttosto che fingere di saper dire qualcosa.

MORANDI A furia di annunciare il Festival a "Signore e signori" si è pippobaudizzato, come dice lui. Però non si è celentanizzato, anzi. Gianni e Adriano sono gli opposti estremismi: uno mette d’accordo tutti, l'altro no. Ma Morandi è il Mario Monti di un Sanremo tecnico, non si muove foglia che lui non voglia.

RAP, SCUSATE MA DOV'È? In Italia Fabri Fibra&Co. vivono l'età dell'oro. Al Festival non se ne parla proprio. La vera sfida sarà questa: portare all'Ariston i nuovi cantautori. Fate presto. Almeno per evitare che diventino soprammobili d'epoca come quelli vecchi.

REALITY CELENTANO Grande attesa per il suo verbo: banche, spread, tasse, disastri naturali, malapolitica. Almeno canterà. Una stecca però l'ha già presa: annunciare urbi et orbi la distribuzione del suo cachet alle famiglie povere. Incisivo commento di Avvenire: "La solidarietà non sceglie i poveri come si fa con i provini di un reality".

SCANDALI Bei tempi quando bastava la mutanda della Oxa per fare Ooohhh. All'Ariston non c'è più il chiasso di una volta, tanto è vero che si parla di prostitute, guerre e Dio senza che nessuno faccia un plissé. Siamo drogati di polemiche e quindi il Festival è semplice metadone. Le overdosi si fanno fuori. Purtroppo.

TIMORI (DI NON RIPETERSI) Non sarà semplice per Morandi e compagni portare a casa gli stessi risultati d'ascolto dell'anno scorso: il Festival viaggiò in media sugli 11 milioni e mezzo di spettatori e il 46% di share. Benigni registrò picchi di 19 milioni, Celentano non farà fatica ad emularlo... Ma il resto dello show?

VALLETTISMO Il vero desaparecido del nuovo corso. Stavolta soltanto Ivanka e via andare: niente bionda e bruna, niente bibì e bibò. Il Festival è uomo, e neanche giovane vista l'età di Morandi. Insomma la parità c'è solo a parole: nel senso che cantanti e cantantesse (quasi) pari sono.

Se vi basta.

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