Besta coordina 25 Centri neurologici in una ricerca per la cura della Sla

Reclutato oggi, dal Centro attivo presso la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, il primo paziente che, assieme ad altri 159 persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), seguirà il trattamento con eritropoietina o placebo, in associazione al riluzolo, per 18 mesi, al fine di valutare se l'eritropoietina è in grado di modificare il decorso della malattia. Lo studio clinico vede la partecipazione di 25 centri sull'intero territorio nazionale.
Un precedente studio pilota svolto da ricercatori della Fondazione, guidati dal dottor Giuseppe Lauria, dell'Unità Operativa Malattie Neuromuscolari e Neuroimmunologia, che aveva coinvolto un numero limitato di pazienti, aveva fornito incoraggianti indicazioni, dimostrando che l'eritropoietina, farmaco utilizzato nella pratica clinica per curare l'anemia e nota alla cronaca per l'uso improprio come doping nei ciclisti professionisti, oltre ad essere ben tollerata dai pazienti, aveva anche una possibile efficacia neuro protettiva sui pazienti con SLA.
La SLA è una gravissima malattia neurodegenerativa che conduce invariabilmente alla morte nell'arco di pochi anni. La malattia colpisce circa 3 persone ogni 100.000 ed affligge attualmente in Italia oltre 4.000 malati. I trattamenti terapeutici a base di riluzolo rallentano solo il decorso della malattia.

«Lo studio pilota - ha sostenuto Ferdinando Cornelio, direttore scientifico della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta - aveva indicato una possibile efficacia neuroprotettiva dell'eritropoietina, che dovrà essere ora confermata».

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