Gogol, forse, è anche un po romano. E «La patria della sua anima», come il drammaturgo russo definiva la Città Eterna, ne celebra il bicentenario della nascita con unampia rassegna che spazia dallarte, al cinema fino al teatro e che intende rendere omaggio allautore di Le anime morte, lopera che ha visto la luce proprio durante il soggiorno capitolino dello scrittore. Un ruolo di primo piano tra le iniziative in programma spetta alle mostre, quattro diverse esposizioni (allestite tra il primo ottobre e il 29 novembre) che di Nikolaj Gogol mettono in evidenza i diversi aspetti. Indaga sul profondo legame tra lautore e lUrbe la mostra «Gogol e Roma» realizzata nel museo di San Salvatore in Lauro con 160 oggetti provenienti dal museo nazionale della Storia di Mosca. Spazio allora al ritratto romano di Gogol realizzato dal pittore Moller, o ancora ai suoi manoscritti e alla marsina elegante con la quale lo scrittore girava per Roma. Castel SantAngelo ospita invece una personale dellillustratore Sergej Alimov, curata da Karina Ogandzanova, che propone 42 disegni tutti rigorosamente ispirati alle opere del drammaturgo russo. Due mostre complementari raccontano, invece, lamore di Gogol per il teatro: Nicolaj Gogol nelle fotografie di apiro (1840 - 1900), il più grande fotografo della letteratura russa che ha ritratto letterati, artisti e anche le loro opere e Gogol - il Teatro - lAvanguardia russa a cura di Galina Beskina che con oltre duecento oggetti racconta gli spettacoli più significativi. Location prescelta per queste esposizioni il museo del Burcardo.
Tra le iniziative per il bicentenario anche una pièce ( al Valle il primo e il 2 ottobre) ispirata a una novella dei Racconti di Mirgorod. E ancora una rassegna cinematografica che alla sala Trevi (dal primo al 4 ottobre) propone film di registi russi e italiani tra cui Il cappotto di Alberto Lattuada.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.