Bike sharing, questo taciuto. Da settimane, il consigliere comunale della Lega Nord, Alessio Piana, sta cercando di portare l'argomento in aula. «Ho raccoltolo sfogo di diversi utenti, che sono insoddisfatti - racconta Piana -. Possiamo dire che è in condizioni ottimali solo una bici per ogni stallo presente in città. E sono solo 6».
Senza contare che la pista ciclabile non è ancora stata realizzata. E che, ad esempio, in via Milano, si è costretti a passare sul marciapiede (per l'occasione ribattezzato «cliclo-pedonale»), tra pedoni da una parte e autobus dall'altra. «Ma per conoscere lo stato dell'arte volevo delle risposte precise, in fatto di numeri dall'assessore al traffico, Simone Farello, ma non è stata accolta la mia domanda». La richiesta dell'articolo 54 (la formula che prevede una domanda diretta a un assessore), sarà adesso trasformata in un ordine del giorno, in occasione della discussione sul bilancio previsionale e il piano triennale dei lavori pubblici. Nei prossimi tre anni, infatti, è previsto un investimento di circa un 1,5 milioni per incrementare e migliorare il bike sharing. Piana resta comunque scettico. «Poteva essere un'attrattiva interessante per il turismo - osserva -, ma per la struttura della nostra città e per come è stato concepito, si è rivelato un dis-servizio».
Un nuovo palio per San Pietro
Il consiglio comunale ha detto sì. All'unanimità, è stata approvata la delibera per l'istituzione del nuovo palio marinaro di San Pietro. Portando così avanti una tradizione che affonda le sue radici nel 1955. A quando cioè, il comune di Genova istituì, in occasione della festa popolare di San Pietro, un palio marinaro cui prendevano parte le squadre dei rioni genovesi. Il palio, secondo quanto deliberato, si terrà il 29 giugno, con lo scopo di recuperare l'identità marinara dei genovesi. E l'orgoglio della loro lingua: per l'occasione, infatti, anche il testo della delibera è stato ufficialmente tradotto in genovese.
Aster: il Comune viola la legge
Il Comune di Genova sta per firmare un nuovo accordo con Aster, l'azienda che cura la manutenzione per conto di Tursi. Un contratto che prevede l'affidamento in esclusiva, per 25 anni, di tutta una serie di servizi che vanno dalla cura del verde e dell'illuminazione alla costruzione di opere cimiteriali, passando per corsi di formazione. «Senza il regolare bando gara per l'affidamento, il comune di Genova viola la legge - spiega il senatore Pdl, Enrico Musso -.
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