«Ogni bilancio è una proposta. Questo è ancora una sfida». Con queste parole l'assessore comunale Francesca Balzani ha presentato all'aula rossa il bilancio di previsione 2009-2011. «Difficile fare progetti con questi numeri» dice l'assessore, parla di un «bilancio in progress» e punta il dito contro il governo che dovrà coprire «fino all'ultimo centesimo» il buco lasciato dal taglio dell'Ici sulla prima casa, che non figura più tra le entrate da un anno. La scelta, comunque, è quella di lasciare inalterati i fondi destinati ai servizi alla persona, senza ritoccare tasse e tariffe, puntando su investimenti coscienziosi e contenimento dei costi. Non subiranno ritocchi la cultura e le politiche abitative, lieve rialzo di fondi per la sicurezza e la ricerca. La spesa più pesante resta sempre quella per il personale, compresi stipendi di consiglieri e assessori che non subiranno correzioni. La discussione sul bilancio partirà il giorno 9. Dovrà essere approvato dal consiglio entro il 22.
E se il Comune è in crisi, non sta meglio il porto di Genova. «Una crisi che rischia di degenerare - ha detto il sindaco, Marta Vincenzi, tornado sulla questione dei portuali della Culmv, oggi in sciopero -. Le aziende che lavorano in porto devono prendersi le loro responsabilità».
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