BimbiSicuramente, la priorità è far viaggiare i piccoli senza rischi

Fiat e la sua rete di concessionari insieme per sensibilizzare le famiglie sulla sicurezza nel trasporto dei bimbi. Gabbie di protezione, acciai ad alta resistenza, zone a deformazione progressiva, cinture di sicurezza intelligenti, Airbag per ogni parte del corpo: si può tranquillamente affermare che le automobili hanno oggi raggiunto un elevatissimo livello di sicurezza passiva, senza dimenticare le decine di dispositivi montati per aiutare il guidatore a prevenire gli incidenti.
Di fronte a questo progresso della «macchina» risulta sempre più evidente che se in automobile si continua a morire la responsabilità è dell’«uomo», il guidatore che ha nelle sue mani il destino di coloro che viaggiano con lui, anche i bambini verso i quali ci si aspetterebbe un comportamento sempre attento e consapevole. Le statistiche, che in questo caso sarebbe meglio chiamare bollettini di guerra, ci dicono che per i bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni la prima causa di morte sono gli incidenti stradali che, in Italia, raggiungono una media di 652 il giorno con 16 morti e 912 feriti.
Ogni tre giorni un bambino perde la vita in un incidente e 30 rimangono feriti più o meno seriamente in seguito a collisioni stradali sebbene l’adozione e l’utilizzo corretto di seggiolini per i più piccoli possano ridurre dell’80%, secondo uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità, il rischio di lesioni gravi. Il momento critico in cui il guidatore, normalmente un genitore, dimentica i rischi che derivano dalla circolazione stradale, è nel percorso casa-scuola, di solito inferiore ai tre chilometri, pochi ma fatali visto che il 40% degli incidenti mortali per i piccoli passeggeri si verifica entro questa distanza. Anche in una collisione a una velocità di appena 20 orari, come dimostrano gli agghiaccianti filmati di crash test nei quali vengono impiegati i baby-dummy, i manichini altamente tecnologici che riproducono esseri umani di tutte le età e di ogni taglia, per un bambino non regolarmente assicurato ai dispositivi di ritenuta il rischio di essere sbalzato fuori dalla vettura aumenta di sette volte.
Le condizioni oggettive perché tutto questo non si verifichi o che, comunque, le lesioni dei bambini possano essere meno devastanti, ci sono, ciò che manca è un più forte senso di responsabilità di chi è alla guida, che vogliamo pensare non informato a sufficienza sulle possibili conseguenze della sua superficialità. Nasce quindi con l’intento di fornire un’informazione più completa l’iniziativa BimbiSicuramente che è giunta quest’anno alla sua seconda edizione, una settimana, da oggi al 15 novembre, che vedrà impegnati Fiat e i suoi 600 concessionari Fiat italiani riuniti nell’Ucif (Unione concessionari italiani Fiat) in un’opera di sensibilizzazione di clienti e genitori sul tema della sicurezza dei bambini a bordo dell’auto. Gli oltre 2.500 venditori Fiat Auto, che hanno seguito un corso specifico, potranno fornire agli automobilisti-genitori tutte le informazioni sul seggiolino giusto per ogni bambino utilizzando il collaudato totem «un, due, tre...seggiolino».
A tutti i genitori verrà poi distribuito anche il libricino «Una strada sicura» che spiega i modi per far viaggiare sicuri i propri figli a bordo dell’auto in ogni momento della loro crescita. L’edizione 2008, che ha visto coinvolte migliaia di famiglie e la distribuzione di oltre 10mila kit informativi, ha avuto una risonanza tale da fare di BimbiSicuramnte la più grande campagna di sensibilizzazione sul tema nel nostro Paese, un’iniziativa che ha ottenuto il patrocinio del Ministero di Infrastrutture e Trasporti e di quello della Gioventù.

Molto c’è ancora da fare, come dimostra un’indagine svolta dagli organizzatori della campagna davanti ad alcune scuole e dalla quale è emerso che su oltre la metà delle vetture considerate i bambini viaggiavano in situazioni di pericolo.

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