Bimbo ucciso, la madre libera: "Sono innocente"

La madre del nenonato di otto mesi ucciso due settimane fa a Genova durante un coca-party è uscita dal carcere: "Sono innocente, rispettate il mio dolore". L'omicidio sarebbe stato commesso dal suo compagno mentre lei era fuori dalla abitazione

Bimbo ucciso, la madre libera: "Sono innocente"

Genova - Il gip del tribunale di Genova Vincenzo Papillo ha accolto l’istanza di revoca della custodia cautelare avanzata dal pm Marco Airoldi a carico di Aikaterini Mathas, 26 anni, per tutti Katerina, la ventiseienne in carcere dal 16 marzo perchè accusata dell’omicidio del figlio Alessandro, di 8 mesi, in concorso con l’amante, Giovanni Antonio Rasero, di 29 anni. L’ordinanza di revoca della carcerazione è stata depositata in tribunale oggi alle 13, dopo quattro giorni dalla richiesta del pm. Il magistrato ritiene infatti che il delitto del bambino, avvenuto nella notte del 15 marzo nel monolocale di Genova Nervi in uso a Rasero, sia avvenuto in una fascia oraria in cui la donna era uscita in cerca di cocaina.

La donna non era in casa Sarebbe stato il solo Rasero, per motivi che restano incomprensibili, a seviziare e uccidere il bambino, deponendolo sul divano come fosse addormentato, coprendolo con una coperta e rassicurando la madre sulle sue condizioni al suo rientro. Il delitto sarebbe stato commesso tra la mezzanotte e sette minuti e l’una e trentaquattro minuti, orario in cui la donna non era presente nell’abitazione. Il pm ha fatto un’analisi per esclusione, ritenendo in base alle prove raccolte, che il bambino non sia stato ucciso nè prima nè dopo questo intervallo di tempo. Determinanti anche le dichiarazioni contraddittorie dell’uomo che dal carcere di Marassi continua a negare e accusa la donna. Katerina Mathas, fanno sapere i suoi legali Paolo Costa e Igor Dante, sarà scarcerata nel pomeriggio lasciando la cella della casa circondariale di Genova Pontedecimo che condivideva con Elazabete Petersone, ventenne lettone, pure lei accusata di infanticidio.

La donna: "Sono innocente, rispettate il mio dolore" "Ho trascorso 16 giorni in carcere, torno a casa ma Ale non c’è più.

Sono innocente, rispettate il mio dolore", sono state le sue prime parole. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova ha accolto la richiesta di scarcerazione. La donna è indagata con l’accusa di omicidio volontario in concorso con il compagno.

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