Aveva trainato quella botticella per dieci anni, facendo lo stesso percorso. Impavido tra le auto, condotto dal suo padrone, Birillo si muoveva bene per le strade di Roma. Ma ieri mattina la vita del cavallo, 17 anni di onorato servizio, si è fermata a pochi metri dal Colosseo. È scivolato sui sampietrini mentre tirava la carrozzella per via di San Gregorio, dopo essere stato superato da un camion dellAma che gli è passato vicino. «Il camion - denuncia il vetturino - mi ha sorpassato a tutta velocità e ha travolto il cavallo». I vigili urbani, che più tardi hanno ricostruito laccaduto, però, hanno negato limpatto tra il mezzo e lanimale che, spaventato, avrebbe invece posato male le zampe sui sampietrini. Il cavallo è crollato al suolo, davanti agli occhi di decine di romani e turisti. Quando il veterinario della Asl Rm A è giunto sul posto Birillo era ancora vivo. Subito, gli è stata fatta una flebo. Poi, con lausilio di unimbracatura fornita dai pompieri, si è tentato di farlo alzare. Ma inutilmente. Le numerose fratture, una grave alla tibia, hanno convinto il medico che era meglio praticargli uniniezione letale, dopo averlo sedato. «Lo abbiamo abbattutto cercando di fare in modo che soffrisse il meno possibile - spiega Federico Coccia dellassessorato allAmbiente, giunto sul posto dopo lincidente - con una frattura di quel tipo non avrebbe più potuto stare in piedi». Il vetturino gli è rimasto accanto, continuando ad accarezzare per due ore il muso dellanimale. Poi gli ha chiuso gli occhi e lo ha coperto con un telo bianco. Il cadavere è stato quindi sollevato con un braccio meccanico, che lo deposto sul cassone del camion, per portarlo via dalla strada.
Il caso ha riacceso le polemiche sullopportunità di limitare la circolazione delle botticelle in orari in cui il traffico è più intenso, già scatenate dalla morte di un altro cavallo lo scorso 7 giugno. Di «ulteriore testimonianza di incompatibilità tra norme di tutela della salute e dellincolumità dei cavalli e il traffico urbano del centro di Roma» parla il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, che però si prende una piccata risposta dal sindaco Gianni Alemanno: «Non è il sottosegretario alla Salute Martini che deve decidere cosa succede a Roma». Ma anche se la maggioranza parla di fatalità e chiede di evitare speculazioni sullepisodio, qualcosa probabilmente cambierà.
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