Blitz Camusso, sfrattati Cisl e Uil

Blitz Cgil a Bologna. Per la prima volta nella storia il sindacato di Susanna Camusso sotto le Due Torri minaccia di festeggiare il primo maggio senza Cisl e Uil. «Non ci sono le condizioni per una gestione tradizionale, sarebbe ipocrita», ha azzardato nel corso di un’assemblea sindacale l’uomo di Camusso in Emilia, il segretario della Cgil bolognese Danilo Gruppi. La Fiom, che a fine gennaio in città aveva fischiato Camusso sullo sciopero generale, per una volta obbedisce: «Solo sul primo maggio la decisione spetta alla Cgil», precisa malizioso il segretario locale dei metalmeccanici Bruno Papignani.

Se la Uil parla di scelta «inconcepibile», la Cisl risponde per bocca del suo segretario generale: «A Bologna è prevalsa una posizione estremista e intollerabile che mal si confà alla celebrazione della Festa del 1 maggio. Ma non crediamo nella trappola degli estremisti», è il duro commento del segretario Raffaele Bonanni. Il sindacato «centrista» ha già informato della vicenda Prefettura e Questura.

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