Si è presentato in banca con tanto di occhialoni neri, bastone bianco e premuroso amico che lo sorreggeva. In realtà si trattava di un astuto rapinatore e del suo complice che sono riusciti a impadronirsi di ben 30mila euro. Unazione da professionisti realizzata con sangue freddo e con tutta calma, che ha lasciato di stucco gli stessi impiegati, convinti di avere realmente a che fare con un persona diversamente abile.
Tutto inizia verso le 13 a Inveruno, quando due uomini sui 40 anni varcano lingresso di una banca nel centro del paese. Il primo veste in maniera curata, laltro in modo più semplice, con un paio di occhiali da sole scuri, un cappellino in testa e soprattutto un bastone di quelli usati dai non vedenti. Allapparenza sembra proprio che il disabile si stia facendo accompagnare agli sportelli dallamico.
Si tratta in realtà di una messinscena. Una volta dentro i due banditi si guardano attorno, aspettando il momento per agire. Nei locali infatti ci sono ancora diversi clienti alle prese con versamenti e operazioni bancarie. Quando giunge il turno della strana coppia, i malviventi gettano la maschera: il primo salta dietro al banco, mentre il finto cieco dimostrando unagilità non comune, con un balzo raggiunge la porta dingresso, e infila il suo suo bastone da cieco nella bussola.
Si piazza dunque sulla porta dingresso impedendo ad altri eventuali utenti di entrare e quindi di disturbare la rapina in corso. Nel frattempo il bandito dietro le casse, tira fuori un coltello e minaccia i dipendenti sbalorditi da quanto sta accadendo. In una manciata di secondi riesce a ripulire le casse mettendo insieme il consistente bottino.
Racimolato il bottino i due balordi lanciano il solito avvertimento di non lanciare subito lallarme. Raggiunta luscita recitano ancora la gag del finto disabile accompagnato dal volenteroso amico, e si dirigono senza fretta verso la via Marcora dove, a pochi passi dal municipio, cè un terzo complice ad attenderli a bordo di una Volkswagen Golf di colore grigio, con la quale si dileguano indisturbati.
Superato lo shock i bancari lanciano lallarme e pochi minuti dopo sul posto arrivano i carabinieri di Cuggiono per i rilievi, ricostruire lassalto e raccogliere elementi utili ad identificare il finto cieco e il suo complice.
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