Bmw R 1200 R moto per puristi

Luigi Cucchi

Per apprezzare i colori dell’autunno nulla di meglio di un viaggio in moto. In Italia, dal 16 settembre è in vendita la nuova Bmw R 1200 R, erede della R 1150 R, modello di particolare successo venduto (assieme alla 850) in oltre 60mila unità dal 2001. Questa nuova roadster è la moto dei puristi, di quei motociclisti che preferiscono la tradizione dei 2 cilindri contrapposti del motore boxer, la trasmissione a cardano al posto della catena, le linee essenziali, senza carenature, che esaltano ancor più l’aspetto filante. Ottima per il gran turismo, ideale per coloro che considerano una passeggiata domenicale un itinerario di 400 o 500 chilometri lungo la costiera amalfitana, lo scenografico lago Maggiore o le curve della strada Regina che si snoda accanto al lago di Como. Motociclisti che affrontano con leggerezza anche un percorso di mille chilometri.
Cosa offre questa nuova roadster? Partiamo dal telaio tubolare: la parte posteriore è stata dimensionata sia per alleggerire l’aspetto della coda sia per ridurre il peso effettivo che, senza i fluidi di esercizio, non supera i 198 kg che salgono a 223 quando è pronta alla marcia e con serbatoio pieno. È quindi una moto ben più leggera delle concorrenti a 4 cilindri di questo segmento di mercato. Il motore è particolarmente generoso: supera del 28% la potenza del predecessore, con una crescita del 17% della coppia. L’andatura, poi, è ancora più confortevole: la regolazione automatica del minimo, il dispositivo automatico di avviamento a freddo, la regolazione del battito e il cambio a 6 marce con dentatura inclinata, rendono armonica la guida. Le sospensioni delle ruote sono state realizzate con le più recenti costruzioni (Telelever e Paralever), già conosciute sugli altri modelli boxer: offrono stabilità di marcia ed elevata maneggevolezza che si esprime totalmente sui percorsi tortuosi.
Sorprende l’agilità, migliorata notevolmente. Il sistema Esa per la regolazione elettronica delle sospensioni consente nove diversi settaggi, da definire in base all’utilizzo: si possono combinare vari livelli (Sport, Comfort e Standard) con il carico e in funzione della guida da solo, in coppia o con bagagli. L’impianto frenante è costituito da una coppia di dischi flottanti con 320 millimetri di diametro lavorati da due pinze a quattro pistoncini; sul posteriore il disco è di 265 millimetri. Come equipaggiamento opzionale si ha la nuova generazione dell’integral Abs, combinabile con un sistema antislittamento (Asc). Grazie alla tecnologia Single–Wire–System le informazioni tra i vari componenti sono trasmesse su un unico percorso in tal modo la struttura dell’impianto elettrico risulta semplificata. La diagnosi per la ricerca di potenziali guasti è più rapida e il pilota può richiamare sul display un gran numero di informazioni in modo tempestivo. Scomparsi i radiatori dell’olio laterali, la zona del serbatoio si presenta ora molto più sottile e compatta.

Il serbatoio è costruito tradizionalmente in lamiera quasi a voler ricordare l’origine classica di questo modello offerto in tre colori: nero notte (con eventuali sottili linee bianche, molto «old fashion» realizzate a mano a Berlino da personale femminile con il polso fermo come quello di un chirurgo); grigio cristallo metallizzato (in funzione dell’angolo di visuale e della luminosità assume tonalità differenti; grigio granito metallizzato che mette in risalto le forme di questa fantastica roadster (costa 12.350 euro) con cui molti motociclisti già sognano di salire la Cisa fino a Berceto (capitale dei funghi porcini) o di esplorare la verde Garfagnana.

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