Roma

Una boccata «d’ossigeno» per i fumatori più incalliti

Roberto Filibeck

Fino a poco tempo fa all’aeroporto di Fiumicino si poteva fumare solo nell’area dedicata ai voli europei, in un’apposita sala situata al molo «B» dedicato ai voli europei. Ma da qualche giorno è possibile farlo anche nell’aerostazione riservata ai collegamenti domestici, dove è stato creato un altro angolo per fumatori. British american tobacco Italia (Bat Italia) e Adr - Aeroporti di Roma, infatti hanno inaugurato la prima «smoking lounge» (sala fumatori) ai voli nazionali in uno scalo italiano; la seconda dopo quella inaugurata a fine 2005 al molo B (voli UE). In totale sono 59 i metri quadrati a disposizione dei passeggeri, ma anche degli operatori aeroportuali, i quali potranno fumare (non più di 41 nello stesso momento) nel rispetto degli altri. La sala, dotata di porte a chiusura automatica e di segnaletica luminosa è peraltro dotato anche un «multimedia point» (con informazioni su Bat Italia) e una «vending machine» (rivenditore automatico di sigarette). «Quella inaugurata è solo un’altra iniziativa concreta che abbiamo messo in campo per sostenere la libera scelta di chi vuole fumare - sostiene Francesco Valli, Amministratore Delegato di Bat Italia -. In sei mesi dall’apertura della lounge al molo B, peraltro, abbiamo assistito ad un transito all’interno della sala di oltre 300 fumatori l’ora, il che significa in totale più di un milione di passeggeri l’anno. Proprio i passeggeri attraverso i loro feedback spontanei hanno elogiato la realizzazione della prima lounge e chiesto espressamente di averne di più - conclude Valli -. Molti, infatti, pur in partenza da altri terminal si sono dovuti recare appositamente al molo B, con il rischio di perdere il loro volo, per poter fumare una sigaretta».
Secondo i dati diffusi da British American Tobacco Italia (Bat Italia) si calcola che solo nell’area, dedicata ai voli nazionali, transitano circa 12 milioni di passeggeri ogni anno, dei quali circa il 26 per cento si stima siano fumatori (3 milioni l’anno, oltre 8.000 al giorno). Confortevole quanto le tradizionali sale Vip, la smoking lounge è da considerarsi innovativa per concezione e supporto tecnologico e si pone come ulteriore possibile punto di riferimento anche per altri scali, viste le peculiarità che caratterizzano le norme applicative della Legge 3/2003: basti pensare che su 72mq, circa 13 sono occupati dall’impianto di ventilazione (6.000 metri cubi/ora), necessario al rispetto della normativa.

Tra i prossimi obiettivi di Bat, sempre a sostegno di coloro che amano le «bionde» c’è quello di aprire entro la fine dell’anno la terza sala fumatori, prevista al Terminal C (voli extra UE), dove in media ogni anno transitano più di 6 milioni di persone.

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