A Bogliasco è maxi risarcimento per la vicenda dell'autosilos contestato. Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza una delibera per risolvere la vertenza giudiziaria che vede il Comune contrapposto all'impresa di costruzioni Parodi De Rege che avrebbe dovuto realizzare sotto il piazzale della scuola di via Mazzini 58 posti auto e 12 posti moto. Dopo diversi ricorsi al Tar da parte della ditta di costruzioni che prima è stata incaricata della realizzazione dei box e poi si è vista sospendere i lavori, sono iniziati i tentativi di transazione che hanno portato all'accordo definitivo. A titolo di risarcimento alla Parodi De Rege viene ceduto (per 90 anni) un terreno antistante lo stesso edificio scolastico sotto il quale doveva sorgere l'autosilo per la costruzione di sei box. Valore dell'operazione previsto dall'accordo stesso: 450 mila euro che, detratti i costi di realizzazione dei posti auto, dovrebbero portare nelle casse dell'impresa quasi 400 mila euro. A questi vanno ad aggiungersi 67.600 euro a titolo di indennizzo per la revoca della concessione e 108 mila euro a copertura dei costi progettuali e legali sostenuti dall'impresa.
Da parte sua l'impresa si impegna a sistemare e mettere in sicurezza l'archivio municipale e altri locali del Comune posti proprio nei fondi dell'edificio scolastico. Interventi il cui valore è stimato in 138 mila euro. Ciononostante, fatta la differenza tra dare e avere - e contando anche diritti di superficie e oneri di urbanizzazione che la ditta dovrà versare nelle casse comunali - il valore dell'operazione approvata dall'amministrazione di centrosinistra (l'opposizione si è astenuta al momento della votazione giudicando «opinabile la soluzione proposta») risulta ben superiore a quel 10 per cento previsto come penale dalla convenzione firmata dal precedente sindaco Pietro Canepa con la Parodi De Rege e che avrebbe limitato il risarcimento a 70 mila euro.
La realizzazione dell'autosilo nel sottosuolo della scuola era stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Bogliasco nel febbraio del 2004. Dopo alcuni mesi di silenzio però esplode la protesta popolare per il timore che l'opera possa danneggiare l'edificio scolastico e la salute dei bambini (visto che i lavori sarebbero stati portati avanti nell'orario delle lezioni). Ne nasce il comitato «Tutela dei bambini della scuola di Bogliasco» che raccoglie mille firme per fermare i lavori. Parte la girandola di medici, pediatri, geologi e ingegneri. Tutti a illustrare i possibili rischi dell'opera. Nel 2005 viene approvata una prima sospensione dei lavori da parte del Comune che però viene bocciata dal Tar. Ne segue una seconda. Ma oramai è battaglia legale con la Parodi De Rege che si è vista sfumare la realizzazione dell'opera con relativi profitti. Dopo le elezioni della scorsa primavera, il compito di mediatore è passato al nuovo sindaco di centrosinistra Luca Pastorino che tra l'altro a suo tempo aveva votato la realizzazione dei box. In questi giorni l'epilogo della vicenda che suscita proteste da diverse parti. «La faccenda si è chiusa in modo insoddisfacente e senza informare né il consiglio comunale, né i cittadini cedendo alla De Rege uno spazio importante per i bogliaschini», è la reazione di Serafino Fracas presidente dell'allora comitato e attuale consigliere di minoranza che al momento del voto ha abbandonato l'aula.
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