Cronache

Bolzano, in manette il "re delle evasioni": video incastra Leitner

Autore di rapine a mano armata e di cinque evasioni, Max Leitner è stato arrestato dopo aver postato un video su Facebook in cui chiedeva la grazia a Napolitano

Bolzano, in manette il "re delle evasioni": video incastra Leitner

Il "re delle evasioni" è stato catturato. L'altoatesino Max Leitner è finito in manette questa mattina verso le 7.50 in una casa a Vandoies. A incastrare il Lupin italiano, autore di rapine a mano armata e di cinque evasioni, alcune delle quali spettacolari, è stato un video postato su YouTube, nel quale Leitner, berretto e cappuccio in testa, ringraziava gli utenti di Facebook per la solidarietà e chiedeva la grazia al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Secondo quanto riportato anche dall'Adige, circa cinquanta agenti sono stati impegnati nell’operazione che ha portato anche all’arresto del proprietario della casa, preso mentre portava a spasso il cane. Leitner è stato sorpreso durante l’irruzione nel nascondiglio mentre dormiva sul divano. Il "re delle evasioni" era disarmato e non ha opposto resistenza agli agenti che lo arrestavano. Leitner è divenuto "famoso" tra il 1988 e il 2003 per numerose rapine a istituti di credito e furgoni portavalori nel nord Italia. A fine ottobre ha approfittato di un permesso dalla prigione di Asti per mettere a segno la sua quinta evasione. Insieme al "re delle evasioni" è indagato anche il parroco della prigione, don Ugo Bussolino, che avrebbe aiutato il detenuto a scappare.

La prima evasione dell'altoatesino risale al 1991, quando scappò da un’auto della polizia di Innsbruck. Venne ritrovato poco dopo al confine italiano. L’anno successivo fuggì dal carcere di Bolzano. Dieci anni dopo uscì dall’istituto penitenziario di Padova con un permesso per non farvi ritorno. Nel 2004 evase, invece, dal carcere di Bergamo assieme a un mafioso e riemerse poi in Marocco, dove fu arrestato ancora una volta nello stesso anno.

In seguito ai suoi reati era stato condannato a 25 anni di prigione, pena che doveva estinguersi nel 2019, ma è probabile che ora Leitner, attualmente detenuto nella caserma di Bressanone, dovrà rimanere in carcere più a lungo.

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