da Bolzano
Siamo al commissariamento. A Bolzano il sindaco Giovanni Benussi, vincente al ballottaggio un mese fa per soli sette voti, appoggiato da An, Fi, Dc, Lega Nord, Unitalia e Lista Benussi non è riuscito a costituire una giunta con cui governare. E in consiglio comunale il dibattito di ieri sera sulla fiducia alla giunta - attesa come la prima di centrodestra della città - è diventato più che altro uno scaricabarile sulle responsabilità del voto anticipato.
Benussi ha tentato fino allultimo di trovare un accordo con la Svp che con i suoi 8 consiglieri si era confermata lago della bilancia di ogni coalizione. Dalle urne sia il centrodestra sia il centrosinistra erano usciti infatti con 21 consiglieri. Tentativo fallito: con 28 no e 20 sì il consiglio gli ha negato la fiducia. E tra sei mesi i bolzanini torneranno alle urne.
La parola passa quindi al commissario del governo Giustino Di Santo che già oggi disporrà la sospensione del Consiglio e lo scioglimento. E nominerà il commissario che gestirà con pieni poteri il Comune altoatesino fino alle nuove elezioni. Il commissario, secondo quanto si è appreso, sarà Marcello Forestiere, prefetto vicario a Bologna.
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