La Bonino boccia Bagnasco sul tema dell’aborto

Faccia a faccia, atto secondo. Dopo la Rai è stata la volta di Sky. Emma Bonino e Renata Polverini si sono confrontate anche ieri sul canale delle informazioni di Rupert Murdoch. E l’argomento principe ancora una volta è stato la sanità. Riequilibrio tra le competenze degli ospedali e i servizi sul territorio e piano infrastrutturale per il Lazio sono le priorità di cui ha parlato la Bonino. La vicepresidente del Senato ha sottolineato che sono «due le criticità da risolvere»: il riequilibrio nel «rapporto tra Roma Capitale e il territorio» e la risoluzione del problema della «mancanza in assoluto dei servizi alla persona». Sotto quest’ultimo punto di vista «l’alternativa servizi sociali alla persona è più umanizzante e meno costoso». «L’ipotesi - sottolinea l’esponente radicale - è lasciare l’ospedale per i malati e le altre fragilità tutelarle con altro tipo di servizi». Bonino ha inoltre ribadito la sua volontà di convocare «gli stati generali della salute e della sanità». La Bonino non ha potuto fare a meno di commentare l’ultimo appello lanciato dal cardinale Angelo Bagnasco a nome della Conferenza episcopale italiana. Il rappel à l’ordre del porporato su aborto e famiglia non è piaciuto al candidato del centro-sinistra, conosciuto per la sua laicità militante. «Quello del cardinale è un intervento fuori posto nel dibattito politico elettorale» spiega la Bonino dai microfoni di SkyTg24. E poi arriva la frecciatina di chi dimostra di aver studiato bene il compitino di aspirante governatore. «E poi l’aborto e la legge 194 non sono di competenza regionale, questo dovrebbe saperlo anche monsignor Bagnasco». Alla fine, almeno dal punto di vista della Bonino, il secondo faccia a faccia è stato meno noioso di quello in Rai. «Trovo un po’ spettacolare che Polverini dica l’opposto di quello che il suo governo ha deciso».

Il tema era quello «spinoso» dei precari della sanità, che oggi nel Lazio come del resto anche nelle altre regioni, vivono una stagione particolarmente delicata. «Lei dice che stabilizzerà i precari - conclude la Bonino -. Ma come stabilizzi i precari? Lo vieta la legge finanziaria ed il cosiddetto “decreto mille proroghe”».