Accusato di essere il mandante dellomicidio di Neda Soltan, la giovane divenuta il simbolo della rivolta dopo essere stata assassinata davanti allocchio di una telecamera (nella foto). Prima il danno, poi è arrivata la grande beffa per il corrispondente della Bbc Jon Leyne espulso nei giorni scorsi dallIran. Alcuni organi di stampa ultraconservatrice (il quotidiano Javan Vatan Emruz) lo hanno additato come la mente dellomicidio. Con un intento chiaro: servirsi delle immagini della sua morte per realizzare un documentario. «Ha ingaggiato un teppista e lha pagato perché uccidesse qualcuno per il suo documentario». Poi gli indizi contro la trama «occidentale»: il proiettile che ha ucciso la giovane - secondo certa stampa iraniana - è partito da unarma dello stesso tipo di molte importate di contrabbando in Iran attraverso il confine occidentale. Il sospetto cadrebbe insomma sullIrak, dove sono di stanza le forze americane.
Il regime, insomma, fa di tutto per screditare il nemico. Probabilmente anche a causa del successo che il sito della Bbc in lingua farsi sta avendo fra gli iraniani. Pare che siano circa sei milioni gli iraniani che guardano il network britannico clandestinamente. E in effetti la Bbc farsi si è trasformata in un canale di news dedicato 24 ore su 24 alla crisi iraniana. Sembra che i giornalisti abbiano lavorato con turni di 18 ore per garantire un servizio continuo agli spettatori. Il tentativo del regime iraniano di disturbare il segnale sparando nello spazio segnali radio «bianchi» non è andato a buon fine - anche perché la Bbc ha posizionato sulla zona alcuni satelliti di rinforzo. Il servizio in farsi - nome di battesimo: Bbc Persian Tv - è rimasto quindi «on air».
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