Il fascino del gioco d'azzardo conquista i giovani italiani: uno su due, compresi i minorenni, scommette soldi e circa uno su dieci è a rischio patologico. È il quadro tracciato dal Ifc-Cnr (Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa), con una ricerca sul gioco d'azzardo e i giovani. «Dal 2008 al 2009 la percentuale di studenti tra i 15 e i 19 anni che dichiarano di aver giocato in denaro almeno una volta negli ultimi dodici mesi è aumentata dal 40% al 47% - afferma Sabrina Molinaro, ricercatrice Ifc-Cnr - e l'aumento maggiore si registra fra le ragazze, passate dal 29 al 36%, mentre i maschi sono passati dal 53 al 57%».
Tra questi studenti, nonostante il divieto di legge, circa 550.000 sono i minorenni, vale a dire il 43% del totale dei minori scolarizzati, (erano il 38% nel 2008) e tra coloro che hanno fatto scommesse in denaro, l'11% è a rischio patologico.
Gratta e vinci, lotterie istantanee, scommesse sportive, lotto e superenalotto sono i giochi in denaro maggiormente praticati dai giovani, che scelgono bar, tabaccherie, pub, case private e sale scommesse e solo come ultima preferenza internet, per puntare un importo medio di 50 euro al mese, come ha dichiarato il 6,5% degli studenti intervistati.
Il gioco d'azzardo, secondo la ricerca, è più diffuso tra i ragazzi e le ragazze del Sud Italia, con la Campania che si colloca in testa alla classifica regionale, seguita da Basilicata e Puglia, mentre Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto sono le regioni fanalino di coda. Quanto alla frequenza di gioco, il 45% ha detto di aver giocato più di 2 volte l'anno, mentre il 14% ha giocato oltre 20 volte nei 12 mesi.
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