Borowski non vale l’unghia di Ballack

6 LEHMANN. Vede sbucar Wanchope e capisce che sarà sempre vita dura con certi lumaconi difensivi. E Khan imbufalito seduto in panchina, non incoraggia.
6,5 FRIEDRICH. Corre a perdifiato sulla sinistra, il più reattivo della difesa. Ogni tanto ci lascia le penne pure lui.
4,5 MERTESACKER. Gli servono sempre 5 secondi più degli avversari per mettersi in moto. Ideale come palo, non come stopper.
4,5 METZELDER. L’altro armadione ci rimette la faccia con Wanchope. Vogts e i suoi fratelli gridano vendetta.
6,5 LAHM. Improbabile nel tocco: sia che segni con un eurogol, sia che serva assist agli avversari. Difensivamente mollaccione.
6,5 SCHNEIDER. L’unico che abbia un po’ di personalità. Contrasta e si infila sulla fascia come un’aletta vecchio stile.
6 FRINGS. Tiene il comando a centrocampo, lavora con essenzialità, più fisico che talentuoso. Poi quel siluro in gol.
5 BOROWSKI. Sostituisce Ballack e dimostra che con l’altro non c’entra niente. Macchinoso e pasticcione (26’ st KEHL 6. Pochi minuti di qualità).
6,5 SCHWEINSTEIGER. Non ti lascia vivere in pace: preme, pressa, distrugge, propone e corre.

Un bel vento di gioventù.
7,5 KLOSE. Micidiale. Ricomincia il mondiale da dove aveva chiuso: segnando gol.
5 PODOLSKI. Altrove sarebbe in panchina. O in tribuna.
6 ALL.KLINSMANN. Molta voglia di giocare, difesa di burro.

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