La riforma del Testo unico della Finanza (Tuf) non è una copertura del risiko bancario in generale né dell'operazione Mps-Mediobanca in particolare. È quanto ha sottolineato il sottosegretario al Mef, Federico Freni (in foto), in audizione sul dlgs che modifica la legge Draghi. È «ingeneroso ritenere che la più grande riforma del mercato finanziario degli ultimi anni sia solo una copertura di un'operazione fatta da soggetti privati», ha detto. Pur riconoscendo che «ogni valutazione politica è legittima», Freni ha ribadito che la riforma «non ha attinenza» con quelle operazioni.
Il sottosegretario ha ricordato che il percorso nasce da una delega approvata senza voti contrari e che affonda le radici nel Libro verde del Mef 2021 e nella legge Capitali, con l'obiettivo di «dare all'Italia un mercato finanziario moderno e flessibile». Tra i punti qualificanti, l'allineamento alle regole Ue sull'obbligo di Opa. «Abbiamo omogeneizzato le soglie, eravamo l'unico Paese con due soglie», ha specificato in merito al ritorno al tetto del 30 per cento. Grande attenzione è stata dedicata anche al ruolo della Consob, chiamata a una «vigilanza collaborativa, non solo sanzionatoria». Un'impostazione destinata a emergere ancor più nel secondo decreto, dedicato a reati e sanzioni. In questa logica si inserisce l'introduzione del principio put up or shut up, che obbliga l'eventuale acquirente a chiarire rapidamente le proprie intenzioni in presenza di rumor di mercato, evitando oscillazioni che penalizzano i piccoli azionisti. Una norma che, sostiene Freni, «porterà al mercato grandi benefici».
La flessibilità è il filo rosso del provvedimento, a partire dalle nuove opzioni di governance per le società sotto il miliardo di capitalizzazione, descritte come «il menu di un ristorante», fino alla possibilità di svolgere assemblee da
remoto, con correttivi a tutela delle minoranze. In conclusione, Freni ha ribadito l'apertura del governo al confronto. «C'è la disponibilità piena e incondizionata ad estendere il termine» per migliorare il testo, ha concluso.