
Dopo il crollo, Crocs scivola ancora in Borsa: meno 3,5% il risultato di ieri pomeriggio a Wall Street. Crocs è reduce dalla débâcle di giovedì, quando il gruppo delle ciabatte colorate aveva perso quasi il 30% dopo la previsione del calo di vendite tra il 9 e l’11% per il terzo trimestre dell’anno. Durante una conference call con gli analisti, l’amministratore delegato Andrew Rees ha ammesso che i consumatori statunitensi rimangono cauti riguardo alla spesa per beni non essenziali.
Non solo, secondo alcuni osservatori, Oltreocano potrebbe essere in atto anche u progressivo cambio di gusto e le famiglie che diventano progressivamente più attente all’aspetto e alla linea del vestiario. Inoltre, l’azienda prevede di dover affrontare un onere di 40 milioni di dollari nella seconda metà dell’anno a causa dei dazi sulle importazioni imposti dal presidente Trump.
Le preoccupazioni per i potenziali aumenti dei prezzi - ha avvertito Rees - potrebbero ulteriormente frenare la spesa dei consumatori.
Nel secondo trimestre, il fatturato di Crocs, che possiede anche il marchio Heydude, è aumentato del 3,4% su base annua, raggiungendo circa 1,15 miliardi di dollari.
L’azienda ha registrato una perdita netta di oltre 492 milioni, dovuta in gran parte alle svalutazioni del valore del marchio Heydude. Nello stesso periodo dell'anno scorso, Crocs aveva registrato un utile di quasi 229 milioni.