Borsa e mercati

Risparmi, tre consigli sui mercati: perché scegliere le obbligazioni

Gli investitori dovrebbero chiedersi se ha ancora senso accumulare una liquidità così elevata. Lo scenario macro è notevolmente cambiato: ecco cosa fare

Risparmi, tre consigli sui mercati: perché scegliere le obbligazioni

Le indicazioni per chi investe continuano a suggerire il mercato delle obbligazioni. A tutto svantaggio delle opportunità riservate negli ultimi tempi alla liquidità. Negli ultimi anni, l’ingente accumulo di liquidità da parte degli investitori ha rappresentato una tendenza rilevante nell’asset allocation. Dal periodo pre-COVID gli asset dei fondi del mercato monetario statunitense sono raddoppiati e attualmente si avvicinano ai 6.000 miliardi di dollari; includendo anche i depositi a termine e altri strumenti di liquidità, tale dato risulterebbe ancora più elevato. E non si tratta di una tendenza soltanto statunitense. Molti altri Paesi nel mondo hanno registrato un forte incremento degli investimenti in liquidità.

L’ultimo report di Capital Group suggerisce una riflessione: "Gli investitori dovrebbero chiedersi se ha ancora senso accumulare una liquidità così elevata. Lo scenario macro è notevolmente cambiato. A fronte del rallentamento dell’inflazione e dell’avvicinarsi dei tagli dei tassi, i benefici di allocazioni alla liquidità così elevate potrebbero diminuire. Per contro, le obbligazioni di alta qualità possono rappresentare una componente di stabilità e, allo stesso tempo, generare rendimenti più elevati a seguito dell’aumento dei prezzi obbligazionari dovuti alla diminuzione dei tassi". In altre parole, nell’attuale scenario potrebbe avere senso tornare a un’allocazione obbligazionaria difensiva più tradizionale.

Tre consigli sui mercati

Il punto di osservazione è quello del mercato americano, ma le tendenze sono facilmente esportabili anche alla nostra longitudine. L’analisi di tutti i cicli di rialzi sostenuti verificatisi negli Stati Uniti dagli anni Ottanta del secolo scorso evidenzia alcuni modelli interessanti.

  1. I rendimenti di "liquidità" diminuiscono rapidamente. Il primo punto da sottolineare è che i rendimenti degli strumenti finanziari altamente liquidi tendono a diminuire molto rapidamente dopo l’ultimo aumento dei tassi di interesse in un ciclo di rialzi. Negli ultimi cinque cicli, il rendimento del J.P. Morgan Cash Index USD (tre mesi) ha evidenziato in media una diminuzione del 2,2% diciotto mesi dopo l’ultimo rialzo della Fed, questo perché generalmente le banche centrali tagliano i tassi rapidamente quando l’inflazione diminuisce e, in alcuni casi, per contenere potenziali rallentamenti economici. Tali tagli si riflettono direttamente sui rendimenti di liquidità (e su altri strumenti a tasso variabile, come depositi a termine, obbligazioni corporate a tasso variabile e su gran parte dei prestiti e del mercato del credito privato).
  2. Obbligazioni favorite alla fine di un ciclo di rialzi dei tassi. Dopo il picco di un ciclo di rialzi, mediamente le obbligazioni di alta qualità hanno offerto rendimenti maggiori rispetto agli investimenti altamente liquidi. Nell’arco di un periodo di tre anni, le obbligazioni di alta qualità hanno generato in media un rendimento complessivo del 32%, ovvero due volte il rendimento medio della liquidità.
  3. I tempi del mercato. L’ultima parte del 2023 ha fatto registrare un significativo rally dei mercati obbligazionari, con una flessione dei rendimenti dei Treasury USA di circa 100 punti base nell’arco di poche settimane (i prezzi delle obbligazioni si muovono in direzione opposta rispetto ai rendimenti, pertanto ciò ha generato plusvalenze per gli investitori obbligazionari). Questo significa che gli investitori hanno perso l’opportunità offerta dalle obbligazioni? Gli esperti di Capital Group credono che le opportunità non si siano esaurite. Puntare sul tempismo con cui si entra nel mercato può essere inutile. Conta di più "il tempo nel mercato". Le obbligazioni generano risultati nettamente migliori rispetto alla liquidità da oltre tre anni. In altre parole, il percorso è ancora lungo e ciò che conta veramente non è riuscire a cogliere il picco, ma assicurarsi che l’asset allocation sia allineata allo scenario macroeconomico sottostante. Infine, ciò che conta di più è il periodo di tempo in cui si resta investiti durante il manifestarsi di tale tendenza a lungo termine.

Attualmente, le prospettive per le obbligazioni di alta qualità sono più interessanti di quanto non siano state per molti anni. L’attuale scenario offre agli investitori la possibilità di cogliere una straordinaria opportunità fornita dalle obbligazioni di alta qualità per rafforzare la loro allocazione difensiva.

E la componente difensiva offerta dalle obbligazioni è importante per almeno due ragioni.

Due ragioni per scegliere le obbligazioni

  • Primo: l’allocazione difensiva è più importante oggi di quanto non sia stata per molti anni. L’attuale scenario macro presenta un elevato rischio, che siano i timori di una recessione, le tensioni geopolitiche o la volatilità legata alle elezioni. Ancora una volta, gli investitori dovranno fare affidamento sulle allocazioni difensive per fornire stabilità ai portafogli; il tradizionale ruolo delle obbligazioni è tornato.
  • Secondo: l’attuale scenario offre una straordinaria opportunità di rendimento per gli investitori obbligazionari. I rendimenti rimangono vicini ai massimi decennali; investire oggi consente di assicurarsi rendimenti per i prossimi anni. Se le banche centrali taglieranno effettivamente i tassi nei prossimi mesi, i rendimenti obbligazionari godranno di un ulteriore (e probabilmente significativo) vantaggio. Per contro, uno scenario di diminuzione dei tassi sarebbe negativo per le allocazioni alla liquidità, poiché i tagli dei tassi si riflettono immediatamente in una diminuzione del rendimento generato dalla liquidità.
Commenti