Borse, persi 183 miliardi Grecia, asse Usa-Merkel Berlusconi: "Difesa euro"

Precipitano le Piazze europee: oggi in fumo 183 miliardi, 440 nelle ultime quattro sedute. Vertice dell'Eurogruppo sulla crisi greca, il presidente Usa a Berlino: "Risposta forte"

Borse, persi 183 miliardi 
Grecia, asse Usa-Merkel 
Berlusconi: "Difesa euro"

Milano - Le Borse europee oscillano nervosamente in chiusura e rimangono in netto calo, nonostante qualche timido tentativo di contenere le perdite. Le piazze azionarie più deboli appaiono Parigi e Amsterdam, mentre Milano, che per breve tempo aveva provato ad avvicinarsi alla parità, si è riportata su un calo superiore al 3%. Con la speculazione ancora molto forte, tra gli operatori si diffonde anche il timore che il piano di salvataggio per la Grecia non sia sufficiente, anche se la Borsa di Atene e quella di Lisbona contengono le perdite, mentre Wall Street accusa un calo inferiore ai due punti percentuali. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle Borse europee: Londra -2,10%, Parigi -4,02%, Francoforte -2,69%, Madrid -2,95%, Milano -3,27%, Amsterdam -4,19%, Stoccolma -3,34%, Zurigo -2,41%, Atene -2,86%, Lisbona -2,38%.

In fumo 440 miliardi Nuova seduta da brivido per le borse europee che hanno bruciato altri 183 miliardi di euro di capitalizzazione. L’indice Dj Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio Continente, ha perso il 3,94% per cento. I listini in quattro sedute hanno così mandato in fumo quasi 440 miliardi di euro. Le piazze europee avevano bruciato 140 miliardi di euro nella seduta di martedì, 46 mercoledì e 71 ieri che, sommati ai 183 di oggi, portano il conto a 440 miliardi. In quattro giorni di ribasso la perdita complessiva della Borsa valori ammonta al 12,8% del Ftse Mib. L’indice ha subito un taglio di quasi 3mila punti, dai 21.628 punti di lunedì ai 18.846 punti di oggi.

Intesa Obama-Merkel "Ho parlato questa mattina con la cancelliera Angela Merkel. Siamo d’accordo sulla necessità di una forte risposta" alle difficoltà della Grecia. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama. Lo stesso presidente ha detto che le autorità stanno indagando su quanto accaduto ieri sui mercati, precisando che i risultati delle indagini saranno diffusi il prima possibile. Intanto le autorità di mercato europee riunite nel Committee of European Securities Regulators (Cesr) hanno deciso una regia comune per rispondere alle recenti turbolenze dei mercati e per coordinare eventuali azioni delle autorità nazionali anche in stretto contatto, tra gli altri, con la Sec americana. "A seguito della recente volatilità eccezionale sugli strumenti finanziari e mercati derivati - viene spiegato nel comunicato - i membri del Cesr hanno deciso, nella loro riunione periodica oggi a Barcellona, di intensificare la loro stretto monitoraggio di questi mercati. In particolare, si presterà attenzione a potenziali violazioni delle norme di comportamento e dei casi di abusi di mercato, al fine di coordinare le azioni delle autorità di vigilanza nazionali". Questo "anche strettamente in contatto con le autorità non europee di regolamentazione dei valori mobiliari, e in particolare sia Sec sia Stati Uniti Commodity Futures Trading Commission (Cftc), per garantire un coordinamento a livello mondiale".

Eurogruppo a Bruxelles Servono "misure chiare, concrete ed efficaci per difendere l’euro, rafforzare l’Europa e l’Unione monetaria". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi negli incontri bilaterali avuti oggi a Bruxelles nei quali ha registrato piena condivisione con i suoi interlocutori. "Oggi - ha aggiunto il premier, secondo quanto si apprende - non è più il momento di lanciare solo messaggi di buone intenzioni". Dal vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dell’eurogruppo dedicato alla crisi greca e alle lezioni da trarne in termini di rafforzamento della governance economica dell’eurozona, usciranno "quattro forti messaggi", secondo quanto hanno riferito fonti della presidenza di turno spagnola dell’Ue. "Il primo messaggio forte - hanno detto le fonti stasera a Bruxelles - sarà quello sul sostegno alla Grecia, e il secondo riguarderà la disciplina di bilancio dell’eurozona, che includerà anche una dichiarazione dei leader dei 16 paesi a prendere anche misure aggiuntive" se sarà necessario per rispettare gli obiettivi di rientro dai deficit eccessivi. Il terzo messaggio riguarderà il rafforzamento della governance economica dell’eurozona, mentre il quarto riguarderà i mercati, e probabimente anche le agenzie di rating, hanno concluso le fonti.

Moody's rettifica L’Italia "non è in prima linea nella recente crisi legata al debito pubblico così come non lo è stata durante la crisi finanziaria globale". Ad affermarlo l’agenzia di rating Moody’s in un rapporto sul nostro Paese dal titolo ’La sfida italiana: contenimento del debito con bassa crescità. Fra i punti di forza dell’Italia un basso indebitamento privato che incide poco sul bilancio dello Stato, il risparmio delle famiglie, un modello economico "abbastanza robusto" e una buona credibilità sui mercati. Nella crisi finanziaria globale invece l’Italia si è distinta per un sistema bancario meno esposto e minore risorse pubbliche messe a sostegno del settore finanziario ed economico.

Il tallone d'Achille Per l’agenzia di rating Moody’s la "spesa per interessi sul debito è il tallone di Achille per l’Italia" rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea. In particolare, in un rapporto presentato a Milano, l’agenzia segnala la "vulnerabilità del nostro Paese di fronte a un »potenziale aumento dei tassi di interesse". Anche se "l’allungamento della vita media del debito allenta l’impatto sulla spesa". Per l’agenzia le sfide davanti alle quali si trova l’Italia sono sostanzialmente tre: "l’inversione decisa e duratura del debito pubblico in rapporto al Pil"; "ancorare le aspettative dei mercati/percezione del paese"; "il livello e la qualità della crescita economica". Secondo Moody’s, il saldo primario è "l’indicatore per eccellenza dello stato di salute dei conti pubblici e il fattore di distinzione tra l’Italia e gli altri paesi Ue nella crisi". "Lo sforzo richiesto al paese per tener sotto controllo il debito pubblico sembra relativamente moderato - si sostiene - rispetto ad altri paesi Ue dove le correzioni sono brutali".

Le sfide: debito e crescita Le "sfide" che il nostro Paese deve affrontare sono rappresentate da "un’inversione decisa e duratura del debito pubblico in rapporto al Pil" e da un miglioramento "del livello e della qualità di crescita economica".

È quanto scrive Moody’s nel suo rapporto sul nostro Paese. Per l’Italia, è inoltre importante "ancorare le aspettative dei mercati e la percezione del Paese" alla realtà effettiva della sua situazione economica, in modo da evitare speculazioni.

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