Al bosniaco Custovic il primo «Alberto Falck»

In «Eloi Eloi» narra l’incontro fra un musulmano e un prete cattolico, entrambi clandestini

È bosniaco, ha 26 anni ed è al suo primo romanzo. Alen Custovic è il vincitore della prima edizione del premio «Alberto Falck» con il libro Eloi, Eloi (in Italia lo pubblicherà prossimamente Mondadori). Il premio è stato ideato dalla fondazione culturale milanese «Ambrosianeum» per celebrare la memoria del noto imprenditore lombardo Alberto Falck, il quale fu alla guida delle Acciaierie e ferriere lombarde di Sesto San Giovanni dal 1982 al 2003, anno della sua morte. «Il romanzo - spiega la fondazione - affronta il dilemma dell’esistenza umana e narra la storia di due clandestini che si incrociano: Emir, musulmano cresciuto nel comunismo bosniaco, che la guerra trasforma in guerrigliero feroce, e Armando, un anziano prete cattolico confinato in una profonda cognizione del dolore».
La giuria, composta da Ferruccio De Bortoli, Cecilia Falck, Marco Garzonio, Ferruccio Parazzoli, Ermanno Paccagnini e monsignor Gianfranco Ravasi, ha assegnato il riconoscimento ieri pomeriggio nella sede dell’«Ambrosianeum», a Milano. Al vincitore, un premio da 5mila euro, oltre alla pubblicazione del romanzo. Premiate anche altre due opere in concorso: Il saio corto, di Pietro Graziani, e Una guarigione miracolosa, di Paolo Graffigna.

Nel bando di concorso del premio si diceva che questo era riservato a romanzi inediti, anche di scrittori esordienti, che rispecchino «in libera e attuale espressione letteraria la concezione cristiana nella vita individuale e sociale», avendo «al proprio centro una spiccata ricerca dei valori spirituali nella società contemporanea».

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